Bonsai - Abeti


Abete - Abete bianco (Abies alba) - Abete greco (Abies cephalonica) - Abete del Colorado (Abies concolor) - Abete gigante (Abies grandis) - Abete coreano (Abies coreana) - Abete dei Nebrodi (Abies nebrodensis) - Abete del Caucaso (Abies nordmannia) - Abete spagnolo (Abies pinsapo) - Abete nobile (Abies procera) - Abete di Veitch (Abies veitchii)


Divisione: Spermatofite Gimnosperme
Classe: Conifere
Ordine:
Famiglia: Pinacee
Genere: Abies

(1) Gli abeti e le picee, maestosi alberi che in fitte schiere sembrano cingere d'assedio le vette più alte delle montagne, hanno grande rilevanza come essenze forestali nell'emisfero boreale, particolarmente in Europa. Pur essendo simili alle picee, gli abeti sono facilmente distinguibili per alcune caratteristiche: mentre negli abeti gli aghi, solitamente appiattiti, s'inseriscono direttamente sul ramo, uniti a questo da una base circolare espansa, le picee hanno gli aghi che partono da una specie di "tassello" legnoso persistente. Gli abeti hanno le pigne erette che si scompongono liberando i semi; le picee hanno pigne pendule che si aprono a maturazione. Le specie dei due generi sono circa 80, equamente suddivise. Per quanto riguarda la loro distribuzione geografica, è interessante notare come attorno al Mediterraneo e all'Asia Minore vivano, in areali spesso ridottissimi, piccole specie di abeti, o razze geografiche, veri e propri relitti dell'ultima glaciazione, conclusa 10.000 anni fa. Le picee sono invece, per almeno la metà delle specie, originarie della Cina. Per lo ???? primari piuttosto esili ed elastici, che si flettono sotto il peso della neve. Poche le specie di abete coltivate come bonsai. Molto più usate le picee.


Genere: Abies
Specie: alba
Nome comune: Abete bianco

(15) Conifera sempreverde, con areale ampio ma frazionato: si trova in numerose catene montuose dell'Europa centro-orientale. In Italia è diffuso soprattutto nelle Alpi e Prealpi venete andando a diminuire sempre più verso Ovest. Sull'Appennino tosco-emiliano si trova quasi ininterrottamente, mentre più a Sud cresce in gruppi isolati. Sulle Alpi vegeta tra gli 800 e i 1400-1600 m; negli Appennini vive tra i 700 e i 1800 m, con punte inferiori di 400 m e superiori di 2100 m. Raggiunge comunemente i 40-50 metri d'altezza ma può arrivare a 75; il diametro massimo è sui 2-3 metri. È una specie longeva, esistono esemplari che hanno più di trecento anni. Le piante isolate mantengono anche i rami bassi e sono più coniche (rastremate), mentre quelle cresciute in bosco si autopotano per ampia parte del fusto e hanno un tronco tendente al cilindrico. La corteccia è liscia e grigio brillante (argentea) con piccole bolle in rilievo piene di una resina profumatissima; in vecchiaia, come quasi sempre succede, tende a ispessirsi e a screpolarsi in placche scure. La chioma giovane è densa e piramidale; quella matura è più rada ed ha alla sommità i rami disposti come un nido di cicogna, perché l'apice principale ferma la crescita e quelli immediatamente sottostanti continuano a svilupparsi, sino a formare una specie di conca. Il colore delle chiome di qualsiasi età è verde scuro con improvvisi baluginii argentei che compaiono come lampi ad ogni alito di vento. Sono dovuti alla pagina inferiore degli aghi appiattiti, che presenta due distintissime linee bianche e cerose, parallele, che si stendono per tutta la lunghezza della foglia. Gli aghi sono disposti a spirale su tutti i rami, ma per torsione del picciolo appaiono inseriti a doppio pettine, ordinati. Per questo uno dei sinonimi di Abies alba è Abies pectinata. Nei rami che portano i fiori o in quelli della parte più alta della chioma gli aghi, più corti e più rigidi, sono tutti rivolti verso l'alto, come lunghi spazzolini da denti. Le foglie disposte a pettine sono appiattite, smarginate all'apice, con una depressione longitudinale sulla pagina superiore alla quale corrisponde una nervatura in rilievo che divide le due fasce bianche nella pagina inferiore. Le fasce sono dovute a file di stomi ("pori"). I fiori maschili sbocciano nella zona centrale o alta (più raramente) della chioma, mentre quelli femminili si trovano sulla cima. I primi sono gialli, situati sui rami più giovani; gli altri, violetti, eretti, sono sui rami di un anno. Spuntano entrambi in primavera. I coni eretti hanno le squame copritrici (cioè quelle cuoiose più esterne) brune, che a maturità cadono lasciando sul ramo il rachide (il perno centrale al quale erano attaccate). Le brattee copritrici (cioè le foglie membranacee che proteggono i semi) sono più lunghe delle squame ed escono da queste con una punta rivolta verso il basso. I semi sono ovali, accompagnati da ali lunghe 3-4 volte le loro dimensioni. Le radici sono fittonanti, composte da un lungo elemento centrale affiancato da numerose branche laterali che affondano comunque in senso verticale. Vuole un terreno fresco anche d'estate. Evita i climi con forti sbalzi di temperatura; soffre per le gelate tardive ed esige un periodo di riposo invernale molto lungo. Non cresce spontaneamente in zone esposte a forti venti, anche se, grazie al suo apparato radicale profondo e alla conformazione piramidale della chioma, è più resistente dell'abete rosso alle sollecitazioni del vento e al peso della neve. Alcune razze dell'abete rosso possono avere rami rigidamente orizzontali che si spezzano sotto il peso del carico; l'abete bianco in genere ha un andamento dei palchi rivolto verso il basso, per cui la neve scivola a terra. Nei riguardi del terreno è abbastanza tollerante anche se cresce indubbiamente meglio in suoli fertili, profondi e freschi, silicei o lievemente argillosi. E' anche una specie che resiste molto bene all'ombra; ricerche particolari hanno scoperto soggetti, vissuti per 30 o 40 anni all'ombra, che si sono ripresi perfettamente una volta liberati dai vicini invadenti. Questo è uno dei motivi per cui l'abete bianco viene considerato una specie molto socievole; non viene disturbato dalle piante vicine a tal punto che in natura lo si trova sempre associato ad altri alberi (faggio sull'Appennino, abete rosso sulle Alpi, e ancora cerro, tiglio, acero, castagno). Con il faggio si può trovare a competere per il dominio sul territorio; in genere l'abete alla lunga ha la peggio perché la latifoglia si accresce più facilmente data la minore esigenza di umidità. (5) Conifera sempreverde a forma piramidale e pigne erette. RINVASI (5) Rinvasare le piante giovani ogni 2 anni prima della ripresa, piante più anziane ogni 5 anni. Ph consigliato 5,8-6.

POTATURE E LEGATURE (5) Potare i rami a marzo-aprile prima della ripresa primaverile. Potare i germogli a maggio-settembre, lasciando crescere i germogli fino a 3 cm, dopodiché potarli fino a 1 cm. Le legature sono possibili sempre, escluso durante la ripresa vegetativa.

FERTILIZZAZIONI (5) Abbondanti, da dopo la ripresa fino a settembre.

PROPAGAZIONE E RIPRODUZIONE (15) Si semina in marzo all'aperto o in febbraio in serra fredda. Bisogna usare una composta da semi formata da 2 parti di terriccio sterilizzato da giardino, una di torba e una di sabbia di fiume. Si può aggiungere del perfosfato minerale. I germogli spuntano dopo circa un mese dalla semina. Le piantine possono essere ripiantate singolarmente in vasi o in luoghi riparati e lasciate a rinforzarsi per 2 o 3 anni, non di più, altrimenti la radice fittonante può soffrire al momento della messa a dimora. Sia la semina sia i successivi trapianti dovranno essere preceduti da una buona lavorazione del terreno in modo da renderlo soffice e permettere così alle radici di espandersi. Sulla superficie è necessario spargere, come pacciamatura, della corteccia di conifera sminuzzata, in modo da tenere lontane le infestanti. La messa a dimora viene effettuata in genere in novembre. Concimazioni complete vanno effettuate nei primi anni di vita, somministrando concimi liquidi con le innaffiature in primavera o anche granulari sul terreno. Innaffiature di soccorso sono indispensabili durante il periodo vegetativo se la stagione è troppo secca.

NOTE (5) Buona resistenza al freddo. Innaffiatura abbondante e sistemazione in luogo leggermente ombreggiato.


Genere: Abies
Specie: cephalonica
Nome comune: Abete greco

Vedi (14)


Genere: Abies
Specie: concolor
Nome comune: Abete del Colorado

Vedi (14)


Genere: Abies
Specie: grandis
Nome comune: Abete gigante

Vedi (14)


Genere: Abies
Specie: koreana
Nome comune: Abete coreano

Vedi (14)


Genere: Abies
Specie: nebrodensis
Nome comune: Abete dei Nebrodi

(11) Conifera sempreverde, (1) appartiene a una delle specie o razze geografiche rimaste racchiuse, durante l'ultima glaciazione, in piccoli areali; in questo caso sui monti Nebrodi, nella Sicilia settentrionale. Quasi estinto in natura, è molto simile ad Abies alba, da cui differisce per la minor altezza, il portamento, nonché la maggior rigidità, distribuzione e lunghezza degli aghi.

RINVASI (1) Ogni due-tre anni all'inizio della primavera, con 60% di terriccio, 10% di torba e 30% di sabbia grossolana.

POTATURE E LEGATURE (1) Grossi interventi all'apparato radicale devono essere contemporanei alla potatura della parte aerea. E' possibile accorciare i rami, lasciando una o più gemme. Per infittire la chioma bisognerà "pizzicare" le nuove cacciate ancora tenere, riducendole di 2/3. In primavera si potranno eseguire le legature per posizionare il tronco e i rami.

FERTILIZZAZIONI (1) Una volta al mese prima dell'inizio e durante il periodo vegetativo, con un breve intervallo durante la stagione più calda. Se la temperatura non si abbassa sotto lo zero, è bene effettuare leggere fertilizzazioni (1/4 di dose) anche durante l'inverno.

NOTE (1) Poiché la struttura dell'abete si modifica generalmente con lentezza quando è tenuto in vaso, è opportuno "trattare" la pianta in un capace contenitore di coltura prima di disporla in vaso bonsai. Pianta da esterno - Acqua normale - Pieno sole - Facile da coltivare.


Genere: Abies
Specie: nordmannia
Nome comune: Abete del Caucaso

(14) Conifera alta fino a 30 m. nel centro Europa. Esiste una varietà pendula. Vedi (13)


Genere: Abies
Specie: pinsapo
Nome comune: Abete spagnolo

Vedi (14)


Genere: Abies
Specie: procera
Nome comune: Abete nobile

Vedi (14)


Genere: Abies
Specie: veitchii
Nome comune: Abete di Veitch

Vedi (14)