Ormoni radicanti (Fitoregolatori) e Bonsai
Non ci sono molti studi sugli ormoni, intesi come stimolanti
della radicazione dei bonsai, ma è comunque innegabile che
alcuni di questi prodotti possano aiutare fortemente un bonsaista
e le sue piante. Gli ormoni che sono in vendita sono auxine
sintetiche, che aiutano le auxine naturali nel loro compito. Il
trapianto di un bonsai rappresenta un momento critico per la
pianta, ma la gravità di questa crisi dipende da molti fattori:
mutilazione dell'apparato radicale, radici che hanno perso il
contatto con il terreno, la traspirazione della pianta che
diminuisce solo con la riduzione dell'apparato fogliare.
L'uso degli ormoni radicanti si riassume in due pratiche generali:
- invasare o rinvasare una pianta con il "pane di terra"
- in questo caso useremo gli ormoni per annaffiare la pianta il
giorno precedente al trapianto e subito dopo il trapianto;
- piante a radice nuda - lasciare per una notte la pianta a
radice nuda immersa nella soluzione di acqua e ormoni ed
effettuare la "messa in vaso" il giorno successivo.
Ultimamente, uno degli ormoni radicanti più usati, il Transplantone, sembra uscito di produzione. Viene quindi a mancare uno dei più validi alleati per l'espianto, il trapianto ed il rinvaso delle piante.
In caso di trapianti, è possibile usare come stimolante radicale il prodotto 66F, nella concentrazione di 10 cc in 10 litri d'acqua. Nella stessa situazione, un fertilizzante come il TRAFOS K (0. 30. 30) può aiutare le piante nella produzione di nuove radici.