Uomini e donne


L'amore è la cosa più bella della vita.
Ma visto che l'amore non funziona molto bene, la gente preferisce dedicarsi alla guerra e ai soldi.
Quindi stasera non vi parlerò di politica, di ingiustizie, di inquinamento e povertà.
Vi parlerò invece di maschi e femmine e del perché non ci capiamo.
Siamo diversi.
Questa è una banalità.
Quel che raramente si capisce è che non siamo solo diversi. Siamo completamente diversi. Parliamo addirittura due lingue differenti.
Tutto comincia quando si è neonati.
I piccoli ci mettono un po' ad articolare le prime parole.
Per imparare fanno ma-ma-ma-ma.
Le donne ne hanno subito approfittato: ha detto MAMMA! Ha detto MAMMA!!
No, non ha detto mamma, sta solo facendo delle prove tecniche di trasmissione ma-ma-ma-ma!
Lei ti guarda con aria di sufficienza e ti chiede: "Sei geloso?"
No, non sono geloso, è solo una questione di essere precisi. Di dire come stanno le cose.
I bambini si esercitano a parlare prima facendo mma-ma. Non a caso dicono mamma anche i bambini cinesi. Solo successivamente i piccoli provano la P sputacchiando dappertutto.
Voi donne vi siete prese la prima parola, a noi ci avete messo in serie B, anzi in serie P: papà-pipì-pupù.
E questo fatto sta all'origine di tutti i disastri del mondo. Le bambine, ancora neonate associano il maschio alla pupù e alla pipì. Per forza poi si convincono così facilmente che siamo tutti [censura].
D'altro canto noi maschi subiamo un colpo micidiale alla nostra autostima quando scopriamo che giocheremo nella stessa categoria del papà e della pipì!
Tutto comincia con il piede sbagliato.
E va avanti così. A dodici anni le tue amichette esplodono: nel giro di sei mesi gli spuntano tette e culi dappertutto. Uno shock! Tu sei ancora un bambino e loro ti guardano con aria di commiserazione e ti dicono: "Giochi ancora con i soldatini?"
E cosa devo fare? Misurarmi con una donna, una mutante come te?
Poi, finalmente inizia anche per noi lo sviluppo. Per un anno abbiamo la voce più merdona che si possa immaginare.

Non c'è da stupirsi che i maschi abbiano preso il potere sulle donne.
È stata una reazione al panico totale che la donna ci provoca.

Ma il problema è aggravato dal fatto che la femmina non capisce il maschio e viceversa.
Usiamo le stesse parole per dire cose diverse.
È fondamentale capire come succeda.
Il maschio e la femmina hanno una missione genetica diversa e perciò la loro mente funziona in modo differente. E anche il loro corpo.
Ad esempio, una recente indagine ha dimostrato che uomini e donne bruciano una quantità diversa di calorie eseguendo le stesse azioni: nel tempo che una femmina impiega a consumare 6 calorie masticando un chewing-gum una maschio ne brucia 11.
Perché?
Dipende dalla struttura del pensiero femminile. Le donne masticano con un'intenzione diversa!
La donna concepisce solo azioni infinite: una mamma non smette mai di essere mamma. La cura dei figli è nella sua mente sempre! Non c'è un attimo di sosta.
Il compito biologico del maschio invece è fatto da azioni che richiedono uno sforzo totale per un tempo breve, finito: difendere il branco dalle belve, fecondare, trovare cibo. Truck truck ed è tutto finito.
L'uomo vive a puntate, per flash.
La vita della donna è un unico grande fiume.
E così quando la donna mastica la gomma americana, la mastica come se dovesse masticarla in eterno, se la prende con calma. La donna mastica muovendo solo le mandibole.
Invece il maschio quando mastica il chewing-gum lo mastica con tutte le sue forze, con tutto il suo corpo. L'uomo combatte con il chewing-gum, non vuole solo masticarlo, vuole maciullarlo, distruggerlo, annientarlo. E vuole farlo il più presto possibile. È una questione di vita o di morte. Quando mastica ce la mette tutta, impegna nel movimento perfino il mignolino del piede.
È chiaro che fa più fatica.

Questa situazione è per noi maschi fonte di continue umiliazioni.
Ad esempio c'è il dramma dei calzini. Sapete di cosa parlo...
Ti stai vestendo e non trovi i calzini. E chiedi gentilmente: Amore, sapresti dove sono i miei calzini? E lei con la voce dalla quale già traspira il compatimento ti risponde: "Tesoro, sono sul comò".
Tu guardi sul comò e non c'è proprio un cavolo. Guardi bene, centimetro per centimetro perché ormai sai come vanno le cose. Quando sei proprio sicuro che non vi sia neanche l'ombra di un calzino glielo dici gentilmente: "Amore, non vedo nessun calzino su questo comò."
Allora lei sbuffa, viene in camera dicendo: "Non trovi mai niente..."
(Vero che dice proprio così?) E poi esclama:"Guarda tesoro, i tuoi calzini, sono proprio qui, sulla spalliera della sedia a 18 centimetri dal comò!!!"
"EccheccaSSo!!! 18 centimetri! Mi hai dato un'indicazione sbagliata di 18 centimetri! Come facevo a vederli!"
E a questo punto lei dà giù di testa e ti copre di insulti.
Ma queste delle donne sono pretese assurde! Sembra che facciano apposta a darti indicazioni imprecise per poi umiliarti.
Far così vuol dire non comprendere le basi genetiche del maschio, i fondamenti della sopravvivenza della specie umana.
Si, perché, care signore, voi dovreste ringraziare il maschio che non trova i calzini sul comò! Solo grazie a questo straordinario meccanismo voi siete qui e siete vive.
L'Umanità non si è estinta proprio perché la mente del maschio è assolutamente selettiva e non siamo capaci di fare due cose contemporaneamente. Se fossimo stati multi-tasking come voi saremmo morti tutti. Quando eravamo nella giungla e le belve ci attaccavano, i maschi si buttavano addosso alle tigri coi denti a sciabola incuranti del pericolo. Nella loro mente c'era un unico imperativo assoluto: difendere le donne e i bambini! Se avessero potuto prendere in considerazione anche il rischio che correvano di essere sbranati in modo orribile e dolorosissimo sarebbero scappati lasciando le vostre antenate in pasto alle belve.

Invece noi sappiamo fare solo una cosa per volta e la sappiamo fare molto bene.
E perciò se tu mi dici che i calzini sono sul comò io ti credo ciecamente perché ti amo e la mia missione assoluta diventa trovare i calzini sul comò. Ce la metto tutta. E tu DEVI capire che se invece i calzini NON sono sul comò vuol dire che tu mi hai detto una stronzata.
Il fatto che i calzini fossero a 18 centimetri dal comò, sulla spalliera della sedia, non c'entra niente. Io sono dotato di una fantastica mente selettiva che mi permette di combattere le belve o di [censura], sempre con il 100% della mia efficienza.
La mia mente conosce solo risposte binarie: vivo/morto, fecondata/non fecondata. E, possiamo discutere quanto vuoi ma i calzini NON erano sul comò.
Questa è una cosa sicura.
Il resto sono chiacchiere.
A questo punto lo so già che qualcuna di voi ha la risposta pronta: "Tesoro, le belve non ci sono più, non viviamo più nella giungla, siamo qui a Carugate, in un condominio. La bestia più pericolosa dei dintorni è un bassettown con la gastrite."
"EccheccaSSo è colpa mia? Io sono pronto per la giungla. Non ho scelto io di nascere nella pianura padana all'alba del terzo millennio."
"Tesoro, potresti evolvere e comprendere la possibilità di sviluppare una percezione del campo visivo più allargata."
Insomma, non se ne esce. L'ultima parola ce l'hanno loro.
Cioè, loro hanno proprio un pezzo del cervello che a noi manca.
Riescono a concepire parole che noi non potremmo neanche immaginare.
Ad esempio quando ti fanno quelle domande... Quelle che sono un capolavoro di logica sadica. Trappole logiche mortali. Non ti danno via di scampo.
Lei è li, con le pantofole a quadrettoni (che sono la tomba dell'erotismo ma tu non hai mai avuto il coraggio di dirglielo) e ti chiede a bruciapelo: "Sono ingrassata?"
Avete riflettuto su questa domanda? Non c'è risposta possibile.
Se rispondi: "No, amore, non sei ingrassata" lei ti salta agli occhi con un: "Ma allora tu non mi guardi più? Non mi vedi! Sono diventata trasparente!"
Se le rispondi: "Un pochino, ma mi piaci di più così" Lei parte con un: "Balle! Come fai a pensare che ti creda. Preferiresti la Turina a Brooke Shields. Ma che stupidaggini dici?"
Se rispondi la verità: "Tesoro si sei un po' ingrassata, dovresti mangiare meno salsicce e fare un po' di ginnastica prima che la pelle a buccia d'arancia arrivi al livello cellulite con crateri lunari", lei si mette a piangere e urla che lo sa che c'hai l'amante.
Donne, dovete rendervi conto che chiedere a un uomo se siete ingrassate non è una domanda, è un atto di guerra.
Colpirlo alle spalle con una padellata in testa sarebbe più corretto.