WASHINGTON - Ha suonato in una stazione della
metropolitana di Washington per 43 minuti, più o meno ignorato
da tutti i frettolosi viaggiatori, e guadagnando a malapena 32,17
dollari. Eppure Joshua Bell non è un musicista da strada come
tanti, anzi non è neanche un musicista da strada, è uno dei
più grandi violinisti del mondo. Americano, nato a Bloomington,
nel Minnesota, ha 39 anni e da quando ne ha 16 suona con le più
grandi orchestre del mondo. Suona un violino all'altezza della
sua bravura: uno straordinario Stradivari del 1713, del valore di
quasi quattro milioni di dollari. Ma è anche un artista un po'
fuori dalle righe: negli Stati Uniti ha partecipato a una
trasmissione televisiva, ha recitato in un film e la rivista
People lo ha recentemente definito uno dei 50 uomini più belli
del mondo. Una serie di caratteristiche che ne fanno decisamente
una star. Eppure, alla Metro di Washington la stragrande
maggioranza dei passanti lo ha ignorato.
La eccezionale performance di Bell è stata scrupolosamente
seguita e registrata da un gruppo di cronisti del Washington
Post, che ne hanno dato conto in un lunghissimo articolo
pubblicato nell'edizione di domenica 8, il giorno di Pasqua. Il
giornalista che firma l'articolo, Gene Weingarten, spiega che
Bell ha accettato di prestarsi all'esperimento con l'obiettivo di
verificare se, in un contesto anomalo, la gente normale avrebbe
riconosciuto un famoso e acclamato artista e, soprattutto ne
avrebbe riconosciuto il talento.
Il violinista è arrivato alla Enfant Plaza Station alle 7.51 del
mattino di venerdì 12 gennaio. Era vestito in modo assolutamente
comune: jeans, T-shirt e un cappello di una squadra di baseball,
i Washington Nationals. Però è arrivato alla Metro in taxi, per
proteggere il suo preziosissimo e costosissimo Stradivari, che
lui chiama familiarmente 'Strad'.Nessun violino al mondo,
assicura Bell, suona come uno Stradivari del 1710.
Nella stazione ci sono vari negozi e bar, e un distributore di
biglietti della lotteria, molto frequentato. Bell ha cominciato
con la Ciaccona, dalla Partita n.2 in Re Minore di
Johann Sebastian Bach, uno dei pezzi più conosciuti per violino,
"non solo uno dei più grandi brani di musica mai scritti,
ma una delle più grandi opere compiute dalla storia dell'uomo",
secondo il violinista. E uno dei pezzi più difficili per violino.
La Ciaccona dura 14 minuti: Bell, osserva Weingarten, l'ha
suonata "con entusiasmo acrobatico". Nei primi tre
minuti sono passate 63 persone davanti al virtuoso, praticamente
quasi ignorandolo. Ma, mezzo minuto dopo, è scattato il primo
obolo. Sei minuti dopo l'inizio del pezzo qualcuno si è fermato
finalmente ad ascoltare.
Ma non c'è molto entusiasmo intorno a Bell. E il violinista è
il primo a stupirsene: "All'inizio mi sono concentrato solo
sulla musica". Ma poi, "è stato veramente strano, era
come se la gente...mi ignorasse". Bell ride, nel rievocare
lo strano esperimento. "Quando ti esibisci per un pubblico
pagante - spiega - il tuo valore è già riconosciuto. Ma lì, ho
pensato: perché non mi apprezzano?". Non solo: Bell ha
suonato nell'indifferenza e nel fracasso, mentre "in una
sala da concerto io mi arrabbio se qualcuno tossisce o fa
squillare il cellulare".
Nei 43 minuti nei quali Bell ha suonato alla Enfant Plaza sono
passate oltre 1000 persone. Qualcuno, in effetti, ha apprezzato:
il Washington Post li ha fermati e, in un momento
successivo, senza quindi interrompere o alterare in qualche modo
l'esperimento, li ha anche intervistati. La prima persona tra i
passanti ad essere particolarmente colpita dalla musica di Bell
è stato un giovane manager del ministero dell'Energia, John
David Mortensen. Mortensen ama il rock, e non conosce la musica
classica, però al giornalista che lo ha intervistato ha spiegato:
"Qualunque fosse la ragione, mi ha fatto sentire in pace".
E infatti è stata la prima volta che ha dato dei soldi a un
musicista di strada.
Dopo la Ciaccona, Bell ha eseguito l'Ave Maria di
Franz Schubert. Le note hanno colpito in particolare un bambino
di tre anni, Evan, che è arrivato con la mamma, Sheron Parker.
"Mio figlio era attratto - ha spiegato Parker - voleva
fermarsi ad ascoltare, ma io avevo fretta". Poi è stata la
volta di George Tindley, impiegato del negozio Au Bon Pain, il
coffe shop della stazione. Tindley ha capito al volo che chi
suonava non era un musicista qualunque: "Ci voleva un attimo
per capire che quel ragazzo era bravo, che era chiaramente un
professionista". Anche perché l'uomo suona la chitarra, e
quindi ha rispetto per la musica: "Molta gente suona, senza
'sentire' la musica - ha spiegato - Lui no, la sentiva eccome...".
Ha mostrato molta meno sensibilità J. T. Tillman, un informatico
intento a tentare la sorte alla lotteria. "Che devo dire?
Per me era solo un ragazzo che strimpellava...". Bell è poi
andato avanti con Estrellita di Manuel Ponce, un pezzo di
Jules Massenet, e una gavotta di Bach. Il violinista guardando in
seguito il video ha osservato di essere sorpreso dell'indifferenza
generale anche perché "stavo facendo un sacco di rumore...".
Il 'rumore' è una delle ragioni per le quali una dei negozianti
della Enfant Plaza, Edna Souza, brasiliana, non apprezza i
musicisti di strada, che le impediscono di sentire al meglio le
richieste dei clienti. Però per Bell ha fatto un'eccezione:
"Devo ammettere che era piuttosto bravo. E' stata la prima
volta che non ho chiamato la polizia".
Quando alla donna è stato spiegato chi è Bell, ha replicato
senza scomporsi: "Se qualcosa del genere fosse accaduto in
Brasile, tutti si sarebbero fermati ad ascoltare, non qui. Un
paio di anni fa un barbone è morto, e non si è fermato nessuno".
Gli americani sono troppo indaffarati, conclude Weingarten, che
cita anche a dimostrazione di questa tesi il sociologo Alexis de
Tocqueville e il film Koyaanisqatsi di Godfrey Reggio.
Il principale estimatore di Bell il 12 gennaio è stato John
Picarello, nella vita un attento conoscitore della musica e un
fan di Bell. Picarello, supervisore alle Poste statunitensi, non
ha riconosciuto il virtuoso ma ne ha comunque riconosciuto lo
straordinario talento: "Era un violinista eccellente. Non ho
mai sentito niente del genere. Era tecnicamente perfetto, con un
fraseggio molto buono. E aveva anche un buon violino, con un bel
suono. Mi sono fermato a una certa distanza ad ascoltare, non
volevo invadere il suo spazio".
E c'è stata infine una persona, una sola, che ha riconosciuto
Bell, Stacy Furukawa, una funzionaria del ministero del Commercio,
che lo aveva ascoltato tre settimane prima in un concerto alla
Libreria del Congresso. "E' la cosa più incredibile che
abbia visto a Washington - ha detto in seguito la donna - Joshua
Bell suonava nell'ora di punta, e la gente non si fermava, non lo
guardava, qualcuno gli lanciava una monetina! Monetine! Ho
pensato, ma in che città vivo, dove può accadere questo!".
Contati alla fine dell'esperimento i suoi 32,17 dollari, Bell ha
osservato ironicamente: "Beh, potrei viverci, e non avrei
neanche bisogno di un agente!".
(9 aprile 2007)