La musica secondo... Glenn Gould
"L'interprete deve essere sicuro di fare istintivamente la cosa giusta, di poter scoprire possibilità di lettura di cui neanche il compositore era pienamente consapevole." Glenn Gould
"Il pianoforte non si suona con le dita, ma con la testa" Glenn Gould
Fin dagli inizi della sua carriera, il pianista canadese Glenn Gould - nato il 25 settembre 1932 e morto il 4 ottobre 1982 - parlò di un "vero e proprio rapporto d'amore con il microfono". Nessun altro interprete si è mai votato in modo tanto acuto, sistematico e convinto all'estetica dei media tecnici quanto il "genio del secolo" (Joachim Kaiser), animato da un travolgente "radicalismo pianistico" (Thomas Bernhard). Un artista la cui fama, in vita e dopo la morte, è ben altro che una somma di contraddizioni. Quanto la sua reale fisionomia fosse e sia ancora oggi difficile da delineare, lo dimostra la trama di etichette che gli è stata tessuta attorno e che lo caratterizza poco o per niente. Definizioni sommarie che vanno da "eccentrico", "trasformista" e "bizzarro" ad "analista", "demonio dell'esagerazione" e "geniale enfant terrible".
Glenn Gould era:
- un bambino prodigio dotato di quella "tecnica innata" che non ha bisogno di esercizio,
- uno spirito indipendente fin dall'infania,
- una star mondiale e oggetto di culto già a 23 anni, dopo la sua incisione delle Variazioni Goldberg di Bach,
- un intellettuale irrequieto e un rigorista artistico-morale con una spiccata tendenza al misticismo,
- un ribelle e un eccentrico showman, nel quale fu visto il "James Dean del pianoforte" e lo "Howard Hughes della musica",
- un artista la cui volontà di perfezione esulava da un perfezionismo manuale,
- un analista dalle argomentazioni graffianti, un brillante saggista e un entusiasmante satirico.
Di questo indecifrabile genio "fra sentimento e calcolo" - come lo ha definito Michael Stegemann, autore di una recente e approfondita biografia di Gould - esiste una collana integrale della SONY CLASSICAL. Tale edizione contiene, oltre a tutte le incisioni in studio, anche registrazioni radiofoniche e televisive, nonché brani, feature e film che questo antesignano dei media ha realizzato per radio e televisione: in più di 50 CD e 18 videocassette VHS, o in 9 laser disc. Sarà possibile ripercorrere il cammino dell'artista dal laboratorio creativo alla pratica pianistica. Sia che Gould suoni Gould al piano, sia che discuta o provochi, sia che monti in cattedra o fantastichi - ognuno di questi documenti costituisce uno psicodramma che rende manifesto il complesso animo di un artista e il mondo immaginativo di un grande intellettuale della musica.
L'aspirazione di Gould alla perfezione musicale e spirituale si basava su una condizione: il perfezionamento della tecnica di registrazione. Tutte le registrazioni sono state rielaborate con il sistema High Definition Sound in 20 bit, e poi trasposte, attraverso l'avanguardistico Super Bit Mapping sviluppato dalla SONY, in nastri CD in 16 bit, senza sminuirne minimamente la qualità sonora. L'inaudito è veramente qualcosa di inaudito.
MOSAICO DI UN RITRATTO MUSICALE
"Io non sono un pianista, sono un uomo dei media, un
compositore e uno scrittore canadese che nel tempo libero suona
il pianoforte." Glenn Gould
GLENN GOULD E IL DISCO
"La responsabilità documentaria (del disco) induce l'interprete
a stabilire con l'opera un contatto che è molto simile a quello
che con essa ha il compositore. Questa responsabilità gli dà
modo di concentrarsi su un determinato brano musicale, di
analizzarlo, di scomporlo in modo così minuzioso, che per un
certo periodo di tempo esso diviene parte essenziale della sua
vita..." Glenn Gould
"Glenn Gould considerava l'incisione discografica una forma d'arte autonoma che aveva un grande vantaggio sul concerto dal vivo: quello di offrire sia all'interprete che all'ascoltatore l'esecuzione musicale ideale... Per questo egli pretendeva di suonare e di registrare solamente se erano date le condizioni a suo avviso ottimali: soltanto con il suo pianoforte e soltanto - escluse naturalmente le incisioni con orchestra - quando si sentiva spiritualmente pronto a interpretare qualcosa per il proprio piacere (non per quello del pubblico)." Thomas Frost, produttore di Glenn Gould
"È l'unica forma di lavoro (in studio) che mi interessi ancora... La sala da concerto è morta stecchita." Glenn Gould nel 1966 rivolto a Humphrey Burton
GLENN GOULD, IL PIANISTA
"Glenn Gould era dotato di una tecnica pianistica così
fantastica, versatile e affidabile che praticamente non si è mai
resa necessaria una ripetizione per errori di note, ma tutt'al
più per motivi musicali" Thomas Frost
"Il suo senso del pianoforte (di Chopin) era senza precedenti, e probabilmente nessuno dopo di lui ha mai scritto in modo più congeniale allo strumento. Eppure mi procurava un certo disagio. Inoltre, tutti i compositori di cui suonavo le opere erano andati oltre lo strumento." Glenn Gould
"Quando ero un teen-ager, Schnabel era il mio unico idolo fra gli interpreti... In parte perché Schnabel sembrava non occuparsi particolarmente del pianoforte in quanto strumento. Il piano era per lui il mezzo per raggiungere un fine, e il fine era lo studio di Beethoven." Glenn Gould
GLENN GOULD, IL CAMALEONTE
"AI contrario del vecchio detto che a un buon romanziere non
serve un "nom de plume", io sono convinto che una parte
della personalità funzioni correttamente soltanto in una
determinata struttura sociale, in un determinato stile e sotto un
determinato nome, mentre l'altra funziona solo se si modificano
tali fattori. Io stesso, ad esempio, fin quando non ho potuto
sfogarmi sotto uno pseudonimo, ero assolutamente incapace di
scrivere in modo davvero umoristico..." Glenn Gould
"... era l'uomo più spietato verso se stesso" Thomas Bernhard nel suo romanzo "Der Untergeher"
"C'è questo svitato e tutti dicono che è assolutamente fantastico." Debbie Ishlon, Public Relations della Columbia Records, a proposito della prima incisione di Gould delle "Variazioni Goldberg" di Bach.
"Non sono per niente orgoglioso del mio canticchiare suonando, semplicemente non sono mai riuscito a reprimerlo, tutto qua." Glenn Gould
"Non riesco a scoprire neanche la minima relazione con il Glenn Gould che ero negli anni Cinquanta. Penso che quella persona fosse soltanto una montatura dei media con cui non avevo proprio niente in comune. È stata soltanto la mia pigrizia che mi ha impedito di smentirli." Glenn Gould
GLENN GOULD, IL MISTERO
"Mozart è un compositore mediocre che è morto troppo tardi
più che troppo presto." Glenn Gould
"Traboccano (le prime Sonate K. 279-284) talmente di 'virtù barocche' come la lineare conduzione delle voci, l'equilibrio dei registri ecc. che questa prima mezza dozzina di sonate costituisce una vera raccolta di miracoli." Glenn Gould
"È difficile rendersi conto di ciò che Gould vuole dimostrare - a meno che la diceria che egli odi questa musica (le Sonate di Mozart) non corrisponda al vero. I tempi sono di una lentezza straziante, il traballante staccato violenta la struttura dei temi (e molte delle esplicite indicazioni di Mozart)." Peter G. Davis
"L'incisione di Gould è sicuramente la lettura più radicale e più estrosa che un pianista abbia mai osato di questa sonata (K. 331) - al tempo stesso però anche una delle più affascinanti, e malgrado (o proprio a causa di) tutte le presunte inosservanze della partitura, una delle più autentiche. E poi, gran parte degli apparenti arbitri sono in realtà molto più fedeli alle intenzioni di Mozart che i correnti modelli interpretativi. Il celebre Alla turca, ad esempio, che tutti i pianisti trasformano in un Allegro veemente e virtuosistico, è prescritto come Allegretto, e il tempo insolitamente lento di Gould corrisponde senz'altro all'indicazione mozartiana; anche l'elaborazione giocosa degli arpeggi di appoggiatura nella coda è, dal punto di vista della pratica esecutiva, un'eco meravigliosa di quei tratti "giannizzeri" o "turchi" che come registro speciale... rientravano in quelle stranezze della tecnica costruttiva del pianoforte di moda attorno al 1800. Chi è disposto a seguire le intenzioni di Gould scoprirà nella puritana sobrietà della sua interpretazione un mondo che si distacca totalmente da quella ridondanza rococò che caratterizza le usuali registrazioni mozartiane..." Michael Stegemann
"Ma lei ha un'esistenza corporea, o è soltanto un fantasma, uno spirito nei fili telefonici?" Domanda di Norman Snider a Glenn Gould
GLENN GOULD A PROPOSITO DEI COLLEGHI
"Non ricordo nessun'altra collaborazione con un musicista
che mi abbia soddisfatto di più o che mi abbia dato maggior
piacere." Glenn Gould a proposito della sua collaborazione
con Leopold Stokowski per il Concerto in mi bemolle maggiore di
Beethoven.
I COLLEGHI A PROPOSITO DI GLENN GOULD
"Glenn Gould era oltremodo commovente, di animo tenero ed
estremamente sensibile
Nessun pianista prima di lui ha
donato in modo più generoso il proprio io, e si è posto in modo
più modesto dietro l'espressione musicale del compositore
"
Yehudi Menuhin
GLENN GOULD A PROPOSITO DEL PIANOFORTE
"Lo Steinway 'CD 318', al quale sono più legato che a
qualsiasi altro strumento, ha sempre dovuto sopportare un
massiccio intervento chirurgico prima di ogni produzione di Bach:
io parto dal presupposto, infatti, che un pianoforte non ha la
benché minima ragione di risuonare sempre come un pianoforte."
Glenn Gould
L'ASCOLTATORE IDEALE DI GLENN GOULD
"Ad ognuno il proprio Bach" Glenn Gould
"Ogni ascoltatore dovrebbe disporre di un 'home-entertainment centre' in cui, volendo, possa adattare un'interpretazione ai suoi gusti personali " Glenn Gould
GLENN GOULD, IL RICERCATORE
"Quasi tutti i lavori di Gould alla fine degli anni Sessanta
e agli inizi degli anni Settanta sono la ricerca di una terra
incognita dell'interpretazione e dell'ascolto." Michael
Stegemann
GLENN GOULD, IL PERFEZIONISTA
"In studio sono tutt'altro che veloce. Una buona session è
costituita secondo me da 2 minuti e mezzo o 3 minuti per ogni ora
di registrazione, e se si parte da una durata media di 50 minuti
per disco, ciò significa, alle migliori condizioni, 18 ore di
produzione per un album." Glenn Gould
"Mi dedico soltanto a quelle cose che voglio veramente fare e che fanno vibrare una corda nel mio intimo Sarebbe davvero meraviglioso se quello che noi realizziamo in forma di incisione si avvicinasse per quanto possibile alla perfezione, non soltanto tecnica, ma anche e soprattutto spirituale." Glenn Gould
Una lettura consigliata su Glenn Gould: Michael Stegemann, Glenn Gould - Leben und Werk (Glenn Gould - Vita e Opere / Piper).
The Official Glenn Gould Web Site