Udito e rumore
Alla nascita "ci sente poco" solo un bambino ogni 1.500, a sei anni 1 ogni 11 (la causa sono i mal di gola, d'orecchie e le adenoidi ingrossate), a 20 anni la percentuale è in aumento, il 18 per cento nel 1980, il 35 nell'88 e ora una ricerca francese ha rilevato che la percentuale è ancora salita ed è arrivata al 38 per cento. Le cause?
Al primo posto l'uso di walkman e cuffie, poi i lavori rumorosi e, al terzo posto, l'abitudine a frequentare discoteche o concerti rock. Questi dati suggeriscono alcune considerazioni: rispetto a vent'anni fa, si è avuto un aumento dell'inquinamento acustico, legato soprattutto al traffico, non certo al lavoro. I giovani usano di più walkman e cuffie, e vanno di più in discoteca. Bisogna vietar loro la musica? Ovviamente no: gli adolescenti seguono le mode e fanno le stesse cose dei coetanei, perché per loro è importante identificarsi in un gruppo di ragazzi e ragazze della stessa età proprio perché, durante l'adolescenza, a loro cambiano molte cose, in particolare l'aspetto fisico e gli affetti, passando da quello per i genitori a quello per l'altro sesso. Perciò hanno bisogno di capire che non sono soli, anzi di trovare delle persone simili a loro e perciò con gli stessi problemi.
E allora che fare? Sarebbe bene fare campagne di prevenzione sull'uso del walkman. I giovani, quando sono informati, seguono i consigli: basta vedere l'aumento di giovani che usano il preservativo. Per quanto riguarda le discoteche che sono veramente assordanti, servono delle norme che regolino i livelli acustici: in una discoteca si possono raggiungere livelli sonori di 110 decibel, mentre sono sempre dannosi quelli superiori a 90 decibel.
Un motorino normale emette rumori di 70-80 decibel, che in accelerazione, arrivano a 90-100. La ricerca francese sottolinea anche che avere avuto spesso l'otite favorisce gli effetti nocivi del rumore, e questo è un dato che va considerato dai genitori e dal medico: l'otite va sospettata sia quando c'è febbre, dolore all'orecchio o fuoriuscita di liquido dal canale uditivo e i bambini che hanno avuto più di tre episodi di otite in sei mesi o quattro in un anno dovranno assumere un antibiotico da ottobre ad aprile.
Italo Farnetani