Intonazione, sistema temperato e intonazione armonica
L'intervallo, cioè la distanza, fra due suoni può essere espresso con il rapporto fra le frequenze. (La frequenza viene misurata in Hertz, simbolo Hz, cioè vibrazioni al secondo). Ci sono rapporti matematici che esprimono i vari intervali musicali. Ad esempio l'ottava, rapporto 2 a 1 (2/1 = 2); la quinta, rapporto 3 a 2 (3/2 = 1,5); la terza maggiore, rapporto 5 a 4 (5/4 = 1,25).
Detto questo, due suoni che abbiano come frequenza 150 e 300 Hz, oppure 200 e 400 Hz, oppure 400 e 800 Hz, oppure 500 e 1.000 Hz, formeranno sempre un intervallo di ottava. Due suoni che abbiano 300 e 450 Hz formeranno una quinta, invece due suoni con 400 e 500 Hz o 800 e 1.000 Hz formeranno una terza maggiore.
Prendiamo ancora un altro esempio: se vogliamo costruire un accordo maggiore su un ipotetico suono con 100 Hz dovremo aggiungere una nota con 125 Hz (terza maggiore), una nota con 150 Hz (quinta) e una nota con 200Hz (ottava superiore).
Rispettando questi rapporti matematici l'accordo, o l'intervallo, risulterà intonato per l'orecchio umano. Se questi rapporti non verranno rispettati, l'accordo e l'intervallo risulteranno "stonati".
Dovendo accordare uno strumento a tastiera è impossibile rispettare tutti e tre questi rapporti per tutte le note. È comunque necessario introdurre delle "distanze" da questi rapporti, cioè delle stonature. Inserendo la stessa distanza fra le note, la stonatura più forte si otterrà per l'intervallo di ottava, poi per l'intervallo di quinta e infine per l'intervallo di terza. Ed è questo il motivo per il quale la terza, e successivamente la quinta, consentono un certo margine di correzione.
Per una maggiore comprensione dell'argomento si può consultare questa pagina:
http://www.comune.bologna.it/iperbole/conservatorio/studi/tempera.html
Dunque, negli strumenti ad intonazione fissa, regolati secondo l'intonazione temperata, questi parametri di intonazione non possono essere rispettati, dovendo necessariamente inserire delle stonature.
Invece, negli strumenti ad intonazione variabile è possibile "spostare" l'altezza delle note fino a farle diventare perfettamente "intonate" e "gradevoli" all'orecchio umano. Ecco una tabella delle correzioni da effettuare dall'intonazione temperata. Per ogni nota, in relazione alla sua funzione armonica, viene indicata la distanza dall'intonazione che risulterebbe giusta con un normale accordatore.
Intervallo musicale |
Formula matematica |
Variazione dal Temperamento Equale |
2ª Minore | 16/15 | +11,73 centesimi |
2ª Maggiore | 9/8 | +3,91 centesimi |
3ª Minore | 6/5 | +15,64 centesimi |
3ª Maggiore | 5/4 | -13,69 centesimi |
4ª Giusta | 4/3 | -1,96 centesimi |
4ª Aumentata | 45/32 | -9,78 centesimi |
5ª Diminuita | 64/45 | +9,78 centesimi |
5ª Giusta | 3/2 | +1,96 centesimi |
6ª Minore | 8/5 | +13,69 centesimi |
6ª Maggiore | 5/3 | -15,64 centesimi |
7ª Minore | 16/9 | -3,91 centesimi |
7ª Maggiore | 15/8 | -11,73 centesimi |