International Trombone Camp 2001

Appunti dei Masterclass e delle Lezioni con Jay Friedman, Michael Mulcahy e Charles Vernon


Avvertimento

Questi appunti sono la traduzione delle registrazioni effettuate durante l'International Trombone Camp 2001, svoltosi a Peveragno (CN) i giorni 1, 2, 3 e 4 Settembre 2001. Con questa traduzione si vogliono rendere disponibili in italiano gli appunti di un Masterclass. Si tratta quindi di suggerimenti destinati al musicista che faceva lezione in quel momento e non si tratta di un "Metodo". Queste note non pretendono di essere una traduzione perfetta né di essere esaurienti e complete nei soggetti trattati.

L'abilità di suonare uno strumento ad ottone non si raggiunge in breve tempo. Ogni persona che tenta di sviluppare una capacità in quest'area deve aspettarsi di investire molto tempo e il giusto genere di impegno e sforzo. Per la differenza che può esistere nelle capacità e nelle caratteristiche delle varie persone e per la personale interpretazione che ognuno può dare a queste frasi, nessun testo di questo genere può essere preso alla lettera. Queste note non intendono sostituire la necessaria presenza di un insegnante.


1 Settembre 2001. I tre docenti provano, alla presenza dei partecipanti al Corso, dei trii che eseguiranno nel Concerto del 3 Settembre.

Iniziano la prova con la Suite di Händel, trascritta per tre tromboni da Allen Ostrander.

Mulcahy: Durante i prossimi giorni parleremo molto sul suonare; molti di voi suoneranno individualmente e quindi avrete la possibilità di lavorare con noi. Adesso noi suoneremo e avrete la possibilità di vederci lavorare, ma se avete delle domande, fatele pure.

Domanda: Questa è la vostra maniera per studiare la musica da camera o studiate in questo modo anche il materiale d'orchestra?

Risposta: Lo stile nel quale suonare è diverso, ma la maniera di lavorare è la stessa.

Domanda: Quindi fate delle prove anche per quello che suonate in orchestra?

Risposta: Si, suoniamo molto materiale con accordi, per l'intonazione. L'intonazione occupa la maggior parte del tempo che lavoriamo insieme. Non è l'unico aspetto del nostro studio, ma il principale. Quando undici anni fa ci siamo trovati in questa combinazione (Friedman, Mulcahy, Vernon), abbiamo suonato moltissima musica da camera, in modo da prendere confidenza con la maniera di suonare degli altri colleghi. Così possiamo prevedere come suoneremo e possiamo dipendere dai colleghi. Quando suoniamo insieme, ci aspettiamo che certe cose succedano e abbiamo fiducia che ciò avverrà. Quando devi fare un'entrata difficile, sai che non ti troverai da solo. E' una sensazione: sappiamo cosa succederà. Questo si è sviluppato con il tempo, al di là delle nostre caratteristiche individuali.

In un punto del trio, andiamo dal minore al maggiore. In una trascrizione a tre voci capitano spesso accordi difficili da intonare, specialmente per il secondo trombone. Andiamo da SOL maggiore a DO maggiore e il secondo trombone ha, stranamente, la terza in entrambi gli accordi.

Friedman suona un punto nel quale la stessa nota, variando la sua funzione nell'accordo, deve essere suonata con un'intonazione diversa.

Il FA nella seconda battuta è la terza minore, mentre il FA nella terza battuta è la settima minore dell'accordo.

Friedman: Se ho la terza minore dell'accordo, devo alzare di 16 centesimi dall'intonazione temperata.

Ogni nota dell'accordo ha bisogno di essere aggiustata. Certe note degli accordi minori e maggiori devono essere corrette di molto in confronto all'intonazione temperata. Abbiamo sempre discussioni su questo argomento, specialmente con altre sezioni dell'orchestra, ma c'è poco da discutere.

(La seguente tabella non è relativa alla lezione in oggetto.)

Intervallo musicale

Variazione dal Temperamento Equale

2ª Minore

+11,73 centesimi

2ª Maggiore

+3,91 centesimi

3ª Minore

+15,64 centesimi

3ª Maggiore

-13,69 centesimi

4ª Giusta

-1,96 centesimi

4ª Aumentata

-9,78 centesimi

5ª Diminuita

+9,78 centesimi

5ª Giusta

+1,96 centesimi

6ª Minore

+13,69 centesimi

6ª Maggiore

-15,64 centesimi

7ª Minore

-3,91 centesimi

7ª Maggiore

-11,73 centesimi

Per questo motivo, nelle parti che suonano in orchestra, scrivono delle frecce, specialmente sulle terze e sulle quinte, per ricordare ad ognuno gli aggiustamenti necessari ad intonare gli accordi.

Friedman: voglio dire una cosa riguardo all'intonazione in generale. Se suoni uno strumento grave e quindi suoni spesso la parte bassa, scriviti questo sulla campana, o sulla fronte, o sul polso: non essere crescente nella parte bassa! Niente rovina l'intonazione di più che suonare crescente la parte bassa.

Chi suona il registro basso ha maggiori problemi ad ascoltare l'intonazione e deve fare più attenzione, anche perché esiste il rischio di abituarsi. C'è anche un altro rischio: quando suoniamo molto basso e non riusciamo ad ascoltarci perché c'è un fortissimo, abbiamo la tendenza a diventare crescenti. Dobbiamo resistere a questa tentazione.

Domanda: Il trombone basso corregge l'intonazione della terza anche se sta suonando la stessa nota di altri strumenti, ad esempio i contrabbassi?

Risposta di Vernon: Normalmente aggiusto la terza e suono stonato con i contrabbassi!

Domanda: Ci sono particolari problemi d'intonazione derivanti dai rivolti degli accordi?

Risposta di Mulcahy: il primo rivolto è il più difficile da intonare, specialmente se è raddoppiato all'ottava dalla tuba.

Risposta di Friedman: in ogni caso, la terza non dovrebbe essere mai al basso!!! E neanche qualcosa di simile ad una melodia!!! Sempre alla prima parte!!!

Domanda: Per migliorare l'intonazione e evitare un rivolto difficile da intonare, vi scambiate le note dell'accordo?

Risposta: no. Suonando musica da camera loro possono cambiare degli accordi, scambiando delle note fra gli strumenti. Suonando in orchestra tutto questo non avviene. Qualche volta si può cambiare un'ottava, specialmente quando è evidente che l'ottava più logica non è stata scritta perché l'autore non osava scriverla.

Questa prova, a causa delle vacanze e di un periodo di assenza per infortunio di uno dei tre, è la prima occasione in cui suonano insieme da oltre 90 giorni.

Domanda: Quando suonate un pezzo con una partenza ad imitazione, chi decide l'articolazione da usare?

Risposta: Stiamo discutendo proprio di questo. Dovrebbe essere uguale e non lo era!

Domanda: Ma chi ha l'autorità di decidere?

Risposta di Friedman: Ognuno di noi.

Risposta di Mulcahy: Dobbiamo scegliere la migliore idea musicale. Non c'è una gerarchia burocratica.

Decidiamo sempre chi deve "dare" la fine di una corona. Se c'è un problema per il trombone basso a sostenere la nota, sarà il trombone basso a chiudere.

Domanda: Quanto riposate durante una settimana di lavoro, oppure vi prendete dei giorni liberi, o fate delle vacanze estive? Quanto è importante il riposo?

Risposta di Friedman: se potessi fare a modo mio non avrei mai un giorno senza studiare. Non sto parlando delle vacanze ma del periodo di lavoro. Quando viaggi e hai doppio servizio con l'orchestra non puoi sempre studiare, ma in un mondo perfetto suonerei ogni giorno.

Risposta di Mulcahy: probabilmente il riposo durante la studio è una considerazione più importante che non riposare un giorno intero. Quello che succede generalmente è che abbiamo a disposizione un frammento di giornata, nel quale cerchiamo di inserire troppo studio. Il principio è di studiare meno cose ma in maniera migliore.

Friedman: Preferisco avere una sessione di studio al mattino e una alla sera, anche se il tempo totale è minore di una grossa sessione di studio in mezzo alla giornata, perché dividere lo studio è molto, molto meglio.

Domanda: Interrompere le sessioni di studio è un beneficio solo fisico o anche mentale?

Risposta di Vernon: Credo che spesso la mente sia il motivo per il quale si studia per brevi periodi. Quando si fanno sessioni di studio brevi è più facile essere bene concentrati che non in un periodo di un'ora, o un'ora e mezza. Venti-trenta minuti sono il tempo massimo per il quale si può essere ben concentrati e più sei giovane, o vecchio, e più diventa difficile rimanere concentrati a lungo. Per mio figlio, che ha quattordici anni, studiare per mezz'ora è una grande cosa, e per me (52 anni) studiare a sessioni di mezz'ora è giusto.

Friedman: La maniera di studiare di Herseth era di avere tre o quattro sessioni di studio al giorno, ognuna di 50 minuti.

Durante un brano piuttosto impegnativo, una mosca si è avvicinata a Friedman.

Friedman: Se volete avvicinarvi alla sensazione che avrete suonando il Bolero in orchestra la prima volta, quando lo studiate a casa dovete avere qualcuno che vi colpisce con un cannone ad acqua! Questo brano era già impegnativo e non c'era bisogno di avere anche una mosca!

Mulcahy: Alcuni anni fa abbiamo suonato un concerto ai London Proms a Londra. Prima del concerto della Chicago Symphony c'era un concerto corale dove venivano cantati i mottetti di Bruckner. I tromboni che suonavano con il coro hanno suonato questo stesso brano di Bruckner che suoneremo noi adesso. Tre tromboni, alla Royal Albert Hall, davanti a 8.000 persone! Impressionante!


1 Settembre 2001. Lezione con Michael Mulcahy.

N. Rimsky-Korsakov "La Grande Pasqua Russa":

Questo brano è una preghiera. Quando preghi non urli. L'accompagnamento è molto piano e devi creare un'atmosfera molto speciale.

Quando suoniamo piano è importante che l'attacco della nota sia molto veloce e che la nota "parli" subito.

Suonando piano si ha la tendenza ad essere inattivi. Invece dobbiamo essere molto attivi. Mentre stiamo suonando piano dobbiamo essere molto aggressivi, in senso psicologico. Suonando forte dobbiamo essere psicologicamente gentili. Non bisogna aver paura o scusarsi che nel piano l'attacco sia definito e pulito.

W. A. Mozart "Requiem":

Abbiamo bisogno di molti contrasti. La prima frase è forte, la seconda mezzopiano, la terza è molto cantabile. Pensare il tempo in due, invece che in quattro, aiuta a non rompere la linea della frase. Il respiro ideale sarebbe fare tutte e tre le prime battute in un solo respiro. Dovendo respirare è meglio farlo alla fine della seconda battuta, in questo modo il respiro può essere inserito nell'entrata del cantante.

M. Bordogni - J. Rochut "Studi melodici":

Il suonatore ha problemi di postura. Deve essere il trombone ad andare al suonatore e non viceversa.

Bisogna sempre suonare con il nostro miglior suono e ci sono molte ragioni per farlo:

- quando studi e non usi il tuo miglior suono stai perdendo tempo;

- suonare con il tuo miglior suono ti aiuta a rimanere sano;

- avere il miglior suono significa non avere tensioni.

Il legato è una nota lunga che cambia la sua altezza.

Suonare deve essere facile. Quando studi devi trovare qualcosa che puoi suonare con facilità e usarlo per modello. Sempre con un suono bello e con facilità.

Mentre suoni devi pensare solo alla musica e fare così in modo che la musica ti dia forza. Più pensi a te stesso e più diventi debole. Se hai dell'oro nella mente avrai dell'oro dal trombone. Suonando, il primo pensiero è al suono; poi bisogna conservare le attività fisiche di base. Fare attenzione alla postura. Respirare in maniera facile prendendo aria dalle labbra e lasciare il resto del corpo passivo.

Suggerimento: iniziare ogni sessione di studio con 2/3 minuti di respirazione.

È importante avere attacchi puliti e netti.

Suonate quello che avete nella testa.

Gli strumentisti ad arco hanno il vantaggio di poter vedere il movimento dell'arco. Noi, anche senza vedere, dobbiamo assicurarci del movimento dell'aria.

Non avere una discussione con te stesso mentre suoni. Non pensare a quello che è andato bene o a quello che è andato male.

M. Ravel "Bolero":

Il passaggio è un "assolo" ma è solamente mezzoforte. In questo passo è necessaria la confidenza con lo strumento, ma questa confidenza non deve tradursi nel suonare troppo forte.

Quando prepari un passo d'orchestra devi prepararlo con 5 dinamiche e 5 tempi. La dinamica che ti sembra giusta, 2 dinamiche più piano e 2 dinamiche più forte; al tempo giusto, 2 tempi più lenti e 2 tempi più veloci.

Bolero è da studiare con almeno due articolazioni: il legato di lingua su tutte le note e il legato naturale.

Per essere sicuro e avere confidenza con un passo d'orchestra devi studiare ogni possibile variante.

Devi essere psicologicamente molto aggressivo.

Prepara l'esecuzione del Bolero: ti siedi, ascolti una registrazione e poi suoni esattamente al momento del solo del Trombone.

Domanda: Come preparare delle audizioni?

Risposta di Mulcahy: Bisogna registrare il programma del Concorso 2 volte alla settimana. Suonare più spesso possibile per gli amici e fargli promettere di essere onesti nel loro giudizio. È necessario un preparatore (Coach).

Domanda: Come si può evitare di diventare nervosi?

Risposta di Mulcahy: tutti diventano nervosi quando devono suonare, dobbiamo imparare a convivere con la tensione.

Suggerimento: i passi d'orchestra devono far parte dello studio quotidiano.

O. Respighi "Pini di Roma":

Le labbra devono vibrare subito. L'articolazione deve fare in modo che il suono parta subito.

Può essere utile studiare un passo del genere completamente legato.

In un passo forte devi cercare la massima risonanza che puoi ottenere dal flusso dell'aria. Non creare troppa resistenza con l'imboccatura. Fare in modo che l'aria possa uscire con libertà. Suonando forte è importante che gli angoli dell'imboccatura rimangano molto forti, altrimenti puoi schiacciare troppo l'imboccatura al centro.

R. Wagner "Cavalcata delle Walkirie":

È importante studiare la tonalità (per l'intonazione). Spostare il passo in un'altra tonalità, come SI b minore.

R. Schumann "Sinfonia n.3 - Renana -":

Per questo passo d'orchestra è utile studiare in altre tonalità, sia per l'intonazione (ascoltando un'altra tonalità) sia per creare un senso di facilità.


Lezione con Charles Vernon.

Lo studente chiede di continuare quello che è stato fatto durante la precedente lezione, lavorando sulla precisione. (Vernon suona il seguente esercizio.)

Lo studente ripete con il trombone. Vernon suona con il bocchino e chiede allo studente di fare lo stesso. Vernon suona con il trombone e lo studente ripete.

Hai un respirex? Qualcuno ha un Respirex? Devi usare la macchinetta, con il regolatore chiuso, con un tubo lungo, in modo da vedere la pallina, e devi tenere la pallina in alto il più a lungo possibile.


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