International Trombone Camp 2003
Appunti dei Masterclass e delle Lezioni con Jay Friedman, Charles Vernon e Jiggs Whigham
Avvertimento
Questi appunti sono la traduzione delle registrazioni effettuate durante l'International Trombone Camp 2003, svoltosi a Limone Piemonte (CN) i giorni 1, 2, 3 e 4 Settembre 2003. Con questa traduzione si vogliono rendere disponibili in italiano gli appunti di un Masterclass. Si tratta quindi di suggerimenti destinati al musicista che faceva lezione in quel momento e non si tratta di un "Metodo". Queste note non pretendono di essere una traduzione perfetta né di essere esaurienti e complete nei soggetti trattati.
L'abilità di suonare uno strumento ad ottone non si raggiunge in breve tempo. Ogni persona che tenta di sviluppare una capacità in quest'area deve aspettarsi di investire molto tempo e il giusto genere di impegno e sforzo. Per la differenza che può esistere nelle capacità e nelle caratteristiche delle varie persone e per la personale interpretazione che ognuno può dare a queste frasi, nessun testo di questo genere può essere preso alla lettera. Queste note non intendono sostituire la necessaria presenza di un insegnante.
Lezioni individuali con Jay Friedman.
Lo studente inizia dicendo che è difficile mettere in pratica quello che Friedman ha detto precedentemente, anche se è quello che cerca di mettere in pratica quando studia. Lo studente suona il Rochut n.2 un'ottava sotto.
Ovviamente suoni bene il trombone e non sento nessun problema sul registro basso. Una cosa da dire: quando sei nel registro medio il suono cambia un po'. Non è sufficientemente chiaro. Proprio nelle ultime 5 battute, dal FA, devi avere lo stesso suono. Quando sali nel registro medio devi essere sicuro che l'aria si muova veloce. E credo che potrebbe essere un po' più liscio. Un suono che scende giù. (Lo studente ripete.) Ma la coulisse sta anticipando l'aria. La coulisse e l'aria devono andare esattamente insieme in quarta posizione. Ci deve essere un pochino di suono fra le note. Questo di darà il tuo miglior suono. C'erano anche un altro paio di posti, come l'inizio (DO-LA) che devono essere più lisci. Devi cantare, sono studi di belcanto. Ancora dall'inizio e cerca di avere un suono sempre pulito e a fuoco. Non vogliamo un suono del trombone basso che ha un grosso buco nel mezzo. È molto comune in questi giorni. Io credo che dobbiamo andare indietro agli anni sessanta e volere un suono come quello di George Roberts (trombone basso della West Coast, attivo in Big Band come quella di Henry Mancini) che suona nel sinfonico. Aveva un suono così puro ed era così pulito e grande allo stesso tempo. Perché se è pulito sarà grande e sarà risonante. Vogliamo quel suono nell'orchestra sinfonica (Friedman canta l'inizio della Pantera Rosa) così pulito, tutto risonanza.
Domanda dell'allievo: Chiaro ma pieno, risonante. Però non il chiaro che intendiamo noi. Certe volte, con la parola chiaro, intendiamo un'altra cosa, una cosa negativa per il suono del trombone.
Risposta di Friedman: Messo a fuoco, molto centrato.
Domanda: Due anni fa lei ha parlato del suono di Frank Crisafulli, dicendo che era un suono chiaro.
Risposta di Friedman: Puoi essere definito (clear) senza essere brillante (bright). Lui aveva un suono definito (clear) e brillante (bright) ed era un suono grande allo stesso tempo. Quello che vogliamo è la vita nel suono, non vogliamo un suono morto, cupo, con un coperchio davanti alla campana. Noi creiamo la risonanza avendo una nota fondamentale robusta (strong), così che gli armonici siano il risultato della fondamentale. Noi non cerchiamo di fare gli armonici, abbiamo una nota fondamentale molto pulita. Con lo strumento che hai in mano è impossibile avere un suono piccolo ma per avere un suono grande il problema sta nel fare un suono pulito che darà la massima risonanza. Prova ancora da capo. (Lo studente suona ancora le prime 4 battute). Ok, ma c'è qualcosa di meglio! Quello che stai facendo è molto corretto ma credo che ci sia una legatura migliore. Quando la tua mano sarà più rilassata. Questo per me è meglio. Per me legato significa: suono fra le note. Ecco cosa significa legato: "Suono fra le note (Sound between notes)". Un pochino di suono fra le note.
Domanda: Due anni fa ha fatto suonare ai tromboni bassi alcuni passi di Wagner.
Friedman: Vuoi suonarlo? (Friedman canta il passo dell'Oro del Reno).
Sarà grandioso sentire un'articolazione pulita su questo passaggio, perché voglio che la gente in fondo al teatro d'opera senta chiaramente l'articolazione. Più legato dove è legato e marcato dove è scritto. Deve essere chiaro. Come un grande cantante.
Domanda: Ma in mente ha il glissato?
Friedman: No, io voglio il massimo suono fra le note senza glissato. Charles Vernon dice: pensa nella tua testa al suono più meraviglioso del mondo per un trombone. Io penso al legato più meraviglioso e per me non è un legato a scatti. Tutti sono corretti ma io voglio di più. Voglio che sia così grandioso da essere pericoloso! Tutto quello che è grandioso è pericoloso. C'è un legato meraviglioso qua in mezzo (Friedman indica la linea che separa il 95% dei trombonisti con un legato troppo duro dal 5% dei trombonisti che hanno un legato troppo gonfio). Il legato corretto è per gli altri, per te deve essere grandioso. Suono fantastico, attacchi fantastici. Tutto fantastico! Perché no? È gratis, non costa di più, basta pensarci! Sai cosa sarebbe bello nel crescendo? Se il suono non diventasse forzato. Con un suono più grande ma non più forte. Anche gli attacchi sul SOL bemolle devono essere definiti in modo che chi siede nell'ultima fila senta la linea musicale. Non è importante cosa senti da qui. Attacchi definiti e superlegato, attacchi puliti e superlegato. È difficile perché nel trombone non abbiamo bisogno di suonare gonfio, ce l'abbiamo già nello strumento. Lo strumento vuole già suonare così. Ma noi dobbiamo fare diversamente. Dicono che il trombone non è uno strumento solista, vero? Il mondo musicale dice che il violino e il pianoforte sono strumenti solisti e la gente suona tutto gonfio e strascicato. Non lo voglio! Voglio che i miei attacchi siano puliti e voglio che il mio legato sia eccezionale. L'articolazione deve essere enorme. Non voglio suonare tutto uguale. Più stili avremo e meglio sarà per il trombone. (Lo studente ripete il passaggio). Adesso la chiarezza degli attacchi sta entrando nel legato. Distinto-liscio, distinto-liscio. Questo è uno strumento solista. (Lo studente ripete il passaggio). Eccolo! Prova ancora. (Lo studente ripete il passaggio). Prova dall'inizio adesso. Si sentono persone che cercano di mescolare (blend) le articolazioni perché pensano che sia più musicale suonare uniforme. Niente è legato e niente è articolato, diventa tutto uniforme. Non è interessante. Wagner ha scritto delle differenze ed ha avuto cura di scriverle bene e non dobbiamo suonare una mistura di legato e staccato. Così come un attore non può parlare come se avesse una patata in bocca o come se non avesse più denti. Noi siamo attori, stiamo dicendo una storia ma qualcuno si toglie i denti per raccontarla! Perché? Possiamo avere così tante differenze fra le articolazioni, così che la linea musicale sia così definita là fuori. (Lo studente ripete il passaggio insieme ad un altro studente che suona la parte delle tube e della tromba bassa.)
Ricorda: Questo strumento è fantastico nel registro grave, nel registro delle valvole, ma ricorda che gran parte di quello che suoni nella letteratura è nel registro medio e devi avere un suono molto vivo in questo registro. Molto definito (clear), molto vivo, molto centrato, molto cantabile in questa roba. Nel registro delle valvole è grande, bello e libero ma quando sali l'apertura dell'imboccatura deve diventare più piccola in modo che l'aria si muova più veloce. Perché se hai la stessa apertura fra FA basso e FA centrale il suono non sarà centrato. Nel registro medio devi chiudere un po' l'apertura, devi tenere gli angoli della bocca e devi cercare di non soffiare il flusso dell'aria nel bocchino ma bensì nel buco. Nel FA basso uso tutta la tazza ma nel FA centrale vado dritto nel buco del bocchino. Quello che cambia è la misura dell'apertura, come il diaframma della macchina fotografica. L'aria non ha bisogno di cambiare, quello che cambia è il foro. La velocità dell'aria è la stessa. Se chiudi il foro l'aria va più veloce da sola. L'aria è sempre veloce, è l'imboccatura che cambia la misura. Cerca di avere lo stesso suono nei due registri. Quando suoni un SI bemolle centrale devi voler suonare come un trombone tenore. Dentro un trombone basso c'è anche un trombone tenore, con una campana più piccola e un suono vivo. Quando suono acuto cerco di suonare come un trombone contralto (Friedman suona il passaggio piano della 1' Sinfonia di Brahms). Sto suonando una coulisse del trombone basso (Bach 50 leggera) con un 3G. Ma non suono come un trombone basso, anche se dovrei. È un concetto di cui abbiamo bisogno. Dobbiamo avere nella testa il suono che vogliamo dal trombone. E dobbiamo avere in testa anche le legature. Non essere soddisfatto con quello che fanno tutti. Fa qualcosa di speciale.
Lo studente suona il primo tempo del Concerto di Nino Rota per trombone e orchestra.
Friedman: OK. Ovviamente puoi suonare questo, lo conosci bene, puoi suonare tutte le note. Forse ci sono delle piccole cose. Potresti avere più stile nelle figure ritmiche, come...
con più accento-diminuendo. La nota puntata suona troppo lunga. Può essere un ritmo più interessante e io userei più vibrato. Non sei un cornista e non sei un clarinettista. Perché non dovresti usare il vibrato? E attento anche quando c'è il trattino sulla nota: i tuoi attacchi diventano gonfi e poco definiti. È un errore molto comune. Quando c'è il trattino sulla nota parliamo della lunghezza, non ha a che fare con l'attacco. L'attacco deve sempre essere pulito (clear), che la nota sia corta o lunga non importa. Puoi suonare le note in diminuendo, anche se c'è il trattino, perché il trattino significa lunghezza della note e non significa che devi tenere la nota alla stessa sonorità. Forse più vita nell'inizio. Dove c'è la figurazione con le note legate a due...
...deve essere molto chiaro. Magari accorciare la seconda nota legata ma avere ogni volta un attacco pulito sulla prima nota. Devi avere attacchi puliti anche nella sezione...
... e cantare e vibrare nella nota lunga. Adesso proviamo più avanti, ogni volta con un accento e attacchi puliti.
Friedman: Andiamo avanti al 2' movimento.
(Lo studente suona da numero 1 a numero 2).
Friedman: Hai un vibrato troppo piccolo.
Studente: La mia idea è più grande ma qualcosa rimane nello strumento.
Friedman: Questo è il grande problema. Noi giudichiamo sempre dalle sensazioni e non da come suoniamo. Anche nel punto con i trentaduesimi...
...le note corte potrebbero essere più definite e le note lunghe sempre vibrate e non troppo lunghe. Non piatto, ma con più stile e cantando sempre le note lunghe. Mantenendo degli attacchi puliti sulle note lunghe. Andiamo avanti.
(Lo studente suona da 2 battute prima di numero 3 a numero 6).
Friedman: Proprio all'inizio...
...sai cosa puoi fare? Suonare il RE bemolle dritto e poi mettere il vibrato. Devi far dire a chi ascolta: dammi il vibrato! Sempre iniziando piano e ben articolato. E nel MI naturale prenderei l'opportunità per fare un grande vibrato. Forse vai un po' più lontano di dove andrebbero tutti, ma se vuoi farlo alla grande... Suono sinfonico e vibrato sinfonico. Se il suono fosse più piccolo, da jazz, il vibrato sarebbe più piccolo ma con un suono grande devi spingerti in un vibrato grande. C'è anche una sezione dove prendere più tempo, suonando più lento. È una frase così bella! E veramente legato.
In questo passaggio, ogni volta che hai una nota lunga, prendi l'occasione per usare un vibrato grande e largo!
Lezioni individuali con Charles Vernon.
Lo studente suona un vocalizzo di Concone.
Dopo le prime 16 battute Vernon chiede di suonare da capo con il bocchino, mentre lui suona con il trombone, passando all'ottava sotto da battuta 17.
Lo studente ripete le prime due battute con il trombone.
Vernon: Ho detto questo per tutta la settimana passata, la settimana prima ancora, il mese passato, l'anno passato e ogni anno negli ultimi 20 anni. Non sono arrabbiato ma devo dirlo. Deve essere vocale, legato. Come se tu stessi cantando. (Vernon canta le prime 2 battute e poi suona le prime 4 battute con il bocchino).
Lo studente ripete con lo strumento e Vernon chiede di passare all'ottava sotto da battuta 9.
Vernon: So che è più lento del tuo tempo, ma voglio che tu metta la coulisse esattamente nel posto giusto. Questo è tutto. Devi anche ricordare di respirare sempre il massimo dell'aria. Adesso passiamo in chiave di tenore.
Vernon: Lo stesso di prima. Deve essere pulito (clean) e chiaro (clear). Legatissimo. Attento alla battuta 7, perché è SOL maggiore e il SI naturale deve essere più basso. E tutto deve essere più liscio e più pulito.
Da battuta 17 Vernon chiede di passare due ottave sotto.
Vernon: So di avertelo già detto, ma tutta l'idea è di cantare dal cuore. Liscio. Facciamo qualcos'altro. (Vernon suona il seguente esercizio e lo studente lo ripete, non riuscendo pienamente a suonare l'ultimo SI bemolle).
Vernon: Va bene. Quando andavo alle superiori, avevo 17 o 18 anni, potevo strillare queste note. Ma quando sono andato al College l'estensione è andata giù. Ma con il passare degli anni, studiando questo tipo di materiale...
Adesso è una nota. Prima non ero in grado di suonarla come una nota. Sta venendo meglio.
Domanda: A che età ha cominciato a migliorare?
Risposta di Vernon: È difficile da dire, ma, seriamente, direi da quando sono a Chicago. Negli ultimi 15/20 anni ha cominciato a venire meglio. La sola cosa che è peggiorata con gli anni è l'aria. Il registro e l'abilità di fare certe cose sono migliorate. Forse anche lo staccato semplice è più lento. Mi ricordo che avevo una staccato semplice più veloce. Il doppio staccato funziona ancora. L'aria è un po' diminuita ma il registro è migliorato con l'età. Insomma, che ci crediate o no, qualcosa è migliorato con l'età e questo perché ho liberato me stesso dalla pressione dell'aria. Per anni, anni e anni, quando ero nella San Francisco Symphony e anche nella Philadelphia Orchestra, dopo ogni concerto scendevo le scale e studiavo fino alle due o le tre del mattino. E principalmente suonavo queste cose sul trombone tenore, lavorando duro. E non posso immaginare nessun'altro su tutto il pianeta che andasse a casa dopo il concerto e studiasse per tre ore nel sottosuolo. Ho lavorato duramente su queste cose e dopo un certo tempo ho cominciato... non lo posso descrivere... è scattato qualcosa sul registro acuto. Queste ultime settimane sono il punto più alto degli ultimi anni. Da molto tempo non ero così in forma. Questo perché ho suonato così tanto il giusto tipo di cose. Riscaldamento prima dei concerti, suonando la roba giusta. Ho suonato per i concerti, ho insegnato e principalmente ho lavorato con una disciplina che non ho avuto in passato. Va meglio. Per esempio, riesco a suonare il trombone contrabbasso, mentre anni fa riuscivo solo a riderne. Venti anni fa ero abituato a ridere del trombone contralto, perché avevo la stessa mentalità di Glenn Dodson. Lui non ne ha mai avuto bisogno, poteva suonare qualunque nota acuta e ho pensato in quel modo, ma ad un certo punto ho realizzato che era un fatto di qualità del suono. Non era un fatto di maggiore facilità. Era un'altra qualità del suono e da allora ho voluto essere capace di suonare qualcosa di più di un paio di scale. Sono migliorato anche sul contralto. (Vernon si rivolge ad uno degli studenti). Ti piacerà. Tu non suoni molto il trombone contralto ma un giorno ti piacerà. Perché il suono non ha niente a che vedere con il tenore.
Studente: Per anni ho suonato tutto con lo stesso equipaggiamento, ma negli ultimi anni ho suonato un bocchino più piccolo per certe cose. Certe volte uno Yamaha 48 o un Bach 6½ AL, per avere un altro colore. Ho letto un'intervista ad Arnold Jacobs dove diceva di avere 14 tube e 40 bocchini e l'ho trovato interessante.
Vernon: Jake (Arnold Jacobs) suonava poco la Tuba in FA. L'unica cosa che faceva era suonare la tuba grande con molti bocchini, magari piccoli. Questo è ciò che fai ed è veramente OK, ma credo che un giorno vorrai qualcosa di più interessante. Diventerai annoiato come lo sono io!
La lezione comincia con Vernon e lo studente, con il trombone basso, che suonano degli studi di Vladislav Blazhevich all'ottava sotto. Lo studio viene poi ripetuto da capo, con la raccomandazione di Vernon di suonare piano e legatissimo.
Vernon: C'è una ragione per la quale studio e faccio studiare agli altri delle cose lunghe, legate e lente come questa. Questo brano, ad esempio, potrebbe anche essere suonato con delle forme, con dei crescendo. Si potrebbero fare un sacco di cose, ma è anche importante suonare molto piano e lento, per tenere la concentrazione sul sostenuto, sul legato e sul suono, che deve sempre essere uniforme. È più facile suonarlo più forte. Ma devi suonarlo molto sostenuto e liscio. Andiamo avanti in chiave di tenore due ottave sotto.
Studente: È difficile leggere la chiave di tenore due ottave sotto!
Vernon: La prossima volta che vengo in Italia dovete essere tutti in grado di leggere queste cose.
Studente: È più facile leggere la chiave di tenore all'ottava sopra.
Vernon: Lo so. Prova a pensare più alla tonalità che alla chiave. MI minore invece che LA minore.
Lo studente e Vernon suonano qualche battuta.
Vernon: La chiave di tutto ciò è tenere l'intensità dell'aria con un piccolo volume.
Domanda: Pensa che questa maniera di suonare, molto basso e piano, sia un modo per migliorare qualcosa o per imparare qualcosa? Se uno non può suonare il registro basso, può iniziare suonando in questo modo o no? Oppure è meglio iniziare suonando di più e poi andare nel piano?
Vernon: Si, certamente, certamente, certamente. Fare altre cose. Questa è solo una parte dell'intero quadro. Questa è solo una cosa.
Domanda: Qualcuno ha frequentato i suoi Masterclass e l'ha sentita suonare così piano e legato e adesso, magari non avendo un buon suono, cerca di studiare e suonare molto piano.
Vernon: No, non dovrebbero farlo. Questo è il prodotto finale più difficile. Sto chiedendo la cosa più difficile in assoluto. Quando c'è un problema a suonare così grave e piano, come hanno molte persone, devi suonare più forte. Io sto cercando di tirare lo studente oltre il limite. Ti sto facendo un controllo, come il dottore!
La lezione inizia con il vocalizzo n.3 del Bordogni Rochut.
Vernon: Prendi il bocchino.
Domanda: Cosa pensa della possibilità di suonare il Bach 36 per dei suonatori di corporatura piccola?
Vernon: Probabilmente è una buona idea. Se c'è un aiuto effettivo. Un 36 è uno strumento più piccolo, con un buco più piccolo e un canneggio totale più piccolo e sarà più facile da suonare. Se puoi tenere lo stesso suono nella tua testa, e probabilmente puoi farlo, sarà una cosa buona. Dipende molto da quale genere suoni. Andiamo avanti e suona con il bocchino in chiave di tenore un'ottava sotto. Andiamo avanti e suona con il bocchino, mentre io suono con il trombone. Chiave di tenore un'ottava sotto.
Vernon: Cambiamo in una tonalità un po' più bassa.
Lo studente si ferma. Vernon, che fino a questo momento ha suonato con il trombone, continua con il bocchino per altre 8 battute.
Vernon: Una vibrazione (buzz) più risonante e vocale possibile. Suona ancora un'ottava sotto a come è scritto.
Lo studente ripete e Vernon dice di muovere la coulisse al momento giusto al posto giusto. Lo studente ripete.
Vernon: Muovi la coulisse un po' più lenta. Ho detto questo anche l'ultima settimana, il braccio destro è parte della melodia (Part of the Song).
Vernon canta alcuni esempi, muovendo la coulisse: Bordogni-Rochut n.3, Marcia Ungherese dalla Dannazione del Faust di Berlioz, Cavalcata delle Valchirie.
Vernon: Il braccio destro è proprio una continuazione della tua voce. È veramente importante. Sorprendentemente semplice quanto importante.
Domanda: Sa cosa ha detto Friedman oggi riguardo al braccio della coulisse?
Vernon: No. Cosa?
Il 95% delle persone suonano un legato troppo duro e troppo veloce mentre il 5% suona troppo gonfio.
Vernon: Credo che sia più del 5%. Forse il 50%, metà e metà. Tutta l'idea sta nel non essere troppo in un modo. Deve essere esattamente giusto.
Vernon suona l'inizio del vocalizzo all'ottava sotto.
Vernon: c'è solo un modo per suonarlo ed è il modo giusto. C'è solo un modo di muovere la coulisse: il modo giusto. Se hai qualcuno che muove male la coulisse non puoi dirgli di rallentare. Devi dirgli: questo è il modo che funziona. Ogni volta che suoni un passaggio legato, molto lento, tu vedrai sicuramente se il tuo braccio della coulisse non è esattamente con la melodia (Song) nella tua testa. Ciò che guida è l'idea musicale, completa di tutto: ritmo, suono ecc. Il suono, il ritmo, l'altezza e l'intonazione stanno tutte in un'idea. Il braccio è solo una parte di questo ma deve essere guidato dall'idea.
Vernon: Suona questo, più libero possibile:
Lo studente ripete e Vernon suona ancora:
Vernon: Qualunque cosa fai, una legatura (Lip slur) come questa o simile...
... è grandiosa per il tuo suonare, è buona fisicamente per il suonare ed è un buon test per vedere se puoi fare una legatura e farla suonare come se fosse Puccini. Perché se puoi suonare bene delle legature naturali (Lip slur) tutto quello che suonerai sarà più musicale possibile...
... cose semplici ma suonate in modo molto musicale.
Lo studente ripete.
Vernon: Per il FA basso, con la valvola, devi chiudere completamente la coulisse. Se vuoi suonare un Bach 36, devi trovarne uno con la ritorta (Bach 36B). Ci sono anche degli Edward's a canneggio piccolo ma forse è più facile trovare un 36B. Se prenderai un 36, suonare sarà forse un 10% più facile. Hai un buon suono e quindi non ci sono motivi per i quali suonare un 36 non dovrebbe funzionare. Probabilmente è una buona idea.
La lezione comincia con Vernon e lo studente, con il trombone basso, che suonano degli studi di Vladislav Blazhevich all'ottava scritta.
Vernon (leggendo una data sul libro): 1976! Questa è probabilmente la prima volta che ho suonato questi studi. Tu non eri ancora nato, eri solo nei pensieri di tuo padre! Sono stato molti anni a studiare questa roba. Nel 1976 ero alla Trombone Convention e c'era anche Bill Watrous. Entrambi dovevamo suonare la stessa sera e così ci siamo trovati in albergo alla fine della serata. Ero sdraiato su una poltrona, con gli occhi chiusi e Watrous cominciò a suonare qualcosa, molto veloce e incredibilmente liscio e legato. Semplicemente il più grande suonatore che puoi ascoltare nella tua vita. In quegli anni avevo molto tempo libero fra la stagione estiva e l'inizio della stagione successiva, forse quattro settimane, dove stavo con la famiglia e con mia moglie, che non è quella di adesso, e così ho preso questo libro e ho cominciato a studiare uno studio dopo l'altro. C'è anche un secondo volume che è molto difficile e ce n'è un altro ancora, che ho trovato in Russia, che è semplicemente assurdo. Ho studiato questa roba, così come le Suite di J.S. Bach per violoncello solo, e ricordo distintamente di aver suonato con un legato "normale". Ma facendo questa roba mi sono ricordato Bill Watrous che suonava per me con questo suono e questo legato così liquidi. Così ho lavorato sulle prime tre Suite dal 1970 al 1978 e nel periodo di quegli anni ho suonato le Suite I, II, e III molte volte, in grandi sale da concerto di fronte a tanta gente. Sempre ricordando il modo in cui suonava Watrous: superlegato. Ero ispirato da quel modo. Non mi ricordo di aver suonato questa roba in chiave di Tenore. Ho cominciato a suonarle in chiave di Tenore nel 1986, quando sono andato a Chicago. Probabilmente Jiggs potrebbe prendere questa roba, o forse un Rochut, e trasportare in ogni tonalità. Se qualcuno mi dicesse che devo suonare questa roba in altre tonalità potrei suonare solo in quattro tonalità. Forse, spingendo molto, in sei tonalità. Ecco perché dobbiamo forzare noi stessi a fare delle cose inusuali.
Vernon suona un esercizio del suo libro e chiede che lo studente suoni a memoria, trasportando ad orecchio.
Tutti gli esercizi sono sul libro: Charles Vernon -A "SINGING" APPROACH TO THE TROMBONE (and other Brass) - edito dalla Atlanta Brass Society Press.
Vernon: Devi metterti seriamente a fare questa roba, senza bisogno del libro. Il rapporto armonico è sempre V - I (quinto-primo). Puoi suonare più facilmente quando hai il libro davanti a te, ma devi accendere la mente e suonare a memoria.
Studente: Riesco a suonare la prima serie a memoria, forse perché è quella che studio di più e che facciamo insieme alla Tuba dell'orchestra, cercando di amalgamare il suono e l'intonazione. Le altre devo leggerle.
Vernon: Oh no! Suona la prima e scendi di un semitono. (Vernon suona il seguente arpeggio).
Vernon: Non devi guardare la musica per suonare questo! L'altro è la stessa cosa. Devi pensare all'altezza delle note. È un ciclo di quinte, come quando suoni il trombone basso in Big Band. È un esercizio per l'orecchio e un esercizio fisico. Cosa vuoi fare adesso?
Studente: Vorrei fare uno studio del libro di Vernon, per il legato, per essere più morbido possibile.
Tutti gli esercizi sono sul libro: Charles Vernon -A "SINGING" APPROACH TO THE TROMBONE (and other Brass) - edito dalla Atlanta Brass Society Press.
Vernon: Devi leggere la musica per questi? Devi essere in grado di non guardare la musica. (Vernon ripete l'esercizio molto lento).
Vernon: Suona ancora, forte, su due ottave. (Lo studente ripete l'esercizio.)
Vernon: Adesso facciamone un altro che comincia da MI bemolle, le prime due battute forte e le ultime tre piano:
Vernon: Più saranno lenti e piano e più saranno i benefici. E anche forte, sostenendo il suono. Suoni bene. Quello che devi fare, come ho detto ad un altro studente, è accendere la mente e cantare, suonando nel modo più musicale che senti dal tuo cuore.