E-Mail, domande e risposte (anno 2002)

Ecco una raccolta, anonima, delle E-Mail che ho ricevuto. Alcune contengono delle domande, con relative risposte. Altre contengono considerazioni e, alcune volte, complimenti.


Marzo 2002
Vorrei cambiare strumento. Ho visto che molti adesso suonano gli Edward's. Cosa ne pensa e che combinazione mi consiglia?

I tromboni Edward's hanno avuto moltissima diffusione, ma da un paio d'anni il popolo trombonistico si sta orientando nuovamente verso i Bach. La Edward's fa moltissimi pezzi, che possono essere combinati insieme formando una serie di possibilità quasi infinita. Dovresti avere la possibilità di provare tutte le combinazioni oppure è difficile trovare quella che fa al caso tuo.
Joseph Alessi, ad esempio, suona Edward's, ma ha un modello che è praticamente fatto per lui. L'unico modo per avere un trombone del genere è di andare alla fabbrica, 530 South Hwy. H - Elkhorn, WI  53121 - Stati Uniti d'America.
Ecco la combinazione che suona Alessi: Campana 321 CF - Gold Brass Tuning Slide - Leadpipe: T 2 Sterling Silver, 9,5 inches lenght - Slide TBC - Valve section with spacer.
La mia personalissima idea è che dovresti cercare un buon Bach 42, campana gialla e coulisse pesante.


12 Marzo 2002
Caro Professore,
Mi chiamo ------ -------- e studio Trombone, sono un allievo del Conservatorio di ------.
È da due anni che studio il Trombone e non ho trovato ancora una buona impostazione Diaframmatica, mi potrebbe dare dei consigli utili per una buona tecnica di respirazione Diaframmatica e uno studio su come prendere fiato.

La respirazione è una sola. Non esiste una respirazione "non diaframmatica".
Quindi ogni volta che prendi fiato, nel senso che l'aria va dall'esterno all'interno dei tuoi polmoni, quella è una respirazione corretta.
Prova a prendere fiato. Sdraiati sul letto, o meglio ancora su un tavolo, e aspira l'aria dalla bocca, succhiandola come faresti con un frullato di frutta che vuoi bere con la cannuccia.
L'aria è entrata?
Ti senti pieno d'aria?
Bene, questa è esattamente la respirazione che devi usare per suonare. Non esiste una "tecnica" della respirazione. Si prende fiato e basta!!!
Non devi "mettere" l'aria da qualche parte (in basso, dietro, davanti ecc.) devi solo farla entrare nei polmoni.
Respirare per suonare uno strumento a ottone si può tradurre nel seguente concetto:
Riempirsi al massimo senza tensioni!!!
Non mi piace molto l'idea di spiegare una cosa delicata come la respirazione su una E-Mail.

14 Marzo 2002
Carissimo Maestro, sono di nuovo io, ------ -------- in merito alla domanda che le posi.
Il mio Maestro si chiama -------- ---------, insegna Tromba e Trombone al Conservatorio di ------, io invece sto al 2° anno di sperimentazione. Quest'anno invece faccio la conferma.
Il mio maestro mi parlò di respirazione diaframmatica dividendola in due parti, col naso principalmente e con la bocca, secondo lei è una respirazione giusta per chi suona questo tipo di strumento?

Purtroppo la respirazione è una materia molto discussa e nello stesso tempo anche male interpretata.
Respirare deve essere una cosa estremamente semplice.
Nel momento stesso in cui si dice che ci sono due modi per farlo, le cose diventano già troppo complicate.
Respirare significa "PRENDERE ARIA" cioè "FAR ENTRARE L'ARIA NEI POLMONI". Tutto questo nella maniera più naturale possibile (chiedi ad una persona che non suona uno strumento di prendere un respiro profondo) e senza tensioni, in nessuna parte del corpo.
La vera tecnica della respirazione è "non avere nessuna tecnica!!!"


20 Marzo 2002
Ciao Andrea come va? Scusa il disturbo ma avrei bisogno di qualche consiglio riguardo ad una scelta che ho fatto pochi giorni fa. Ormai possiamo dire che è diventato "di moda" indire audizioni e a volta anche concorsi con l'obbligo del basso; perciò chi suona come me solo il tenore è tagliato fuori e di questi tempi non rimanere "aggiornati" significa rimanere molto indietro o esclusi. Ecco quindi la sofferta e preoccupante decisione di suonare il basso; sofferta perché riesco a malapena a suonare il tenore, preoccupante perché vorrei fare una cosa fatta bene e non a casaccio, non voglio essere il solito tenorista che s'improvvisa bassista cambiando solo lo strumento. Secondo me suonare il basso è molto difficile e credo che sarà molto dura. Visto che ho fatto questa scelta vorrei riuscire a farla il meglio possibile, è chiaro che non pretendo di raggiungere altissimi livelli o di credere di suonare come Athos (sarebbe impensabile) anche se per me è un buonissimo riferimento.
Ed eccoci, dopo la premessa, alle domande:
CHE BOCCHINO DEVO USARE? Bella domanda vero? Mi sono informato un po' in giro ho chiesto ad Athos ed Antonello e mi farebbe molto piacere sentire il tuo parere. E' meglio una misura non tanto grande per non diversificare troppo con quello del tenore o è meglio una misura del tutto differente e quindi suonare con un bocchino molto grande per diversificare il suono?
CON CHE ESERCIZI DEVO COMINCIARE? E' meglio fare note lunghe ed armonici o cominciare a suonare qualche concerto facile? Io ho la mia teoria ma voglio confrontarla con persone che hanno più esperienza di me e che possano darmi consigli. Ti ringrazio.

Consiglio 1: suonare il Trombone Basso con un bocchino da trombone basso e continuare a suonare il tenore con il tuo bocchino. Magari puoi cercare un bocchino da basso non troppo grande. Lo Schilke 57 potrebbe essere una buona idea.
Consiglio 2: cominciare con degli armonici e flessibilità, in modo da imparare come si "riempie" uno strumento più grande. Ricorda che per suonare il basso avrai bisogno di più aria che nel tenore, così diventa fondamentale che ogni fiato che prendi sia veramente un fiato pieno e profondo.


Aprile 2002
Ciao Andrea, l'audizione a ------ è andata bene e devo ringraziarti del lavoro fatto per prepararla. Mi sono accorto che il mio rendimento è stato diverso tra il concerto ed i passi d'orchestra. C'è poi un modo di preparare l'audizione che tenga conto della commissione?

Ciao ----------, sono contento del tuo risultato a ------. Quando succedono queste cose ho la speranza che tutte le partacce ed i maltrattamenti a cui sottopongo gli studenti servano a qualcosa.
I passi d'orchestra sono da preparare, secondo il mio parere, in un modo diverso dal concerto. Nel concerto il discorso è lungo e articolato, puoi fare un errore e poi fare una bella cosa e farti perdonare l'errore. Nei passi tutto deve essere preparato con una lucidità maggiore. Tutti i dettagli del passo devono esserti così chiari che esista un modo solo per affrontarli.
Le audizioni non si possono realmente preparare in base all'orchestra in cui si svolgono. Sarebbe impossibile. Sicuramente si può considerare qualche regola generale, come la dinamica o l'articolazione, ma si dovrebbe conoscere molto bene la commissione.


18 Aprile 2002
Ciao Andrea, come stai? Grazie ancora per la lezione che mi hai fatto. Sto studiando scrupolosamente i tuoi esercizi cercando sempre di respirare tanto e nel modo corretto. Mi sono comprato l'anello e lavoro molto anche con il bocchino e devo dire che quando faccio le cose correttamente il suono è più ricco, l'intonazione non da problemi e soprattutto faccio meno fatica. Volevo farti un paio di domande. La vibrazione nel registro medio basso (diciamo dal do in giù) è più difficoltosa. Come posso fare per renderla più nitida? È solo questione di aria? E poi: con il bocchino ottengo la vibrazione con una pressione sulle labbra moderata, con l'anello invece sento che devo spingere un po' di più. È normale o sbaglio io qualcosa?

Nel registro medio basso ti consiglio di usare prima il bocchino e poi l'anello. Ricordati di non forzare e di non esagerare. Tutti e due gli studi, bocchino e anello, devono essere una possibilità in più per le labbra ecc per imparare a suonare certe note. Non è quindi il caso di costringerle con la forza a "suonare" certe note che non vengono. Ricordati di usare tutti e due gli utensili con grande facilità. Non pensare troppo alla pressione del bocchino sulle labbra o sull'anello o sul bocchino. Cerca di pensare al suono, sia con gli utensili che con lo strumento.
Il suono!
Musica: arte dei suoni!


Giugno 2002
Carissimo Andrea, non so se si ricorda di me, sono lo studente che fino a pochi mesi fa le ha fatto mille domande sui vari marchi di tromboni, chiesto le differenze e quali strumenti prediligesse. Volevo dirle che oggi sono quattro mesi che ho acquistato e suono un Bach 42B, campana gialla e coulisse standard. La ringrazio per il suo prezioso consiglio. Si tratta di uno strumento "difficile" da suonare, come mi aveva già avvisato, ma suonando ci si accorge delle differenze che passano tra uno strumento professionale ed uno strumento da studio (tra l'altro sono convinto che devo ancora conoscere tutti i pregi di un Bach!!!). E comunque è più gratificante suonare... Passando da un canneggio piccolo ad uno più grande ed usando un bocchino a penna larga (attualmente suono con un Bach 6 1/2 A, prima suonavo con un Bach 6 1/2 AL ma a penna piccola), ci si accorge immediatamente che la quantità dell'aria non basta. Volevo chiederle, a tal proposito, quali esercizi posso eseguire (sia con lo strumento che fisici) per aumentare la mia capacità respiratoria e utilizzare al massimo il diaframma.

... la ringrazio come sempre per la prontezza ed i favolosi consigli che sa sempre darmi. Sul suo sito ho trovato degli esercizi di respirazione ed gli appunti dei Masterclass e delle lezioni con Friedman, Mulcahy e Vernon (che mi mancavano). Ho terminato di leggere gli appunti del Masterclass con Mulcahy. Siccome mi sto esercitando molto sulla respirazione mi ha molto colpito quando lui dice che occorre prendere l'aria con naturalezza e facilità, con molta attenzione all'articolazione e con il miglior suono. C'è anche un riferimento alla tecnica seguita da Vernon... Ho un suo Cd è la cosa sorprendente è l'aria che riesce a prendere, per quanto tempo riesce a suonare senza prendere fiato e sostenendo le note... E' inutile dire che per me è un mito! Io mi sto esercitando a prendere l'aria attraverso un tubo di circa 20 cm di lunghezza e con un diametro di 2 cm. L'impressione è che l'esercizio sia di aiuto ma, ho sempre paura di prendere poca aria!!!

... non "fissarti" troppo sulla quantità dell'aria. Non è importante prendere molta aria, se questo viene fatto con poca qualità.
E' molto importante riempirsi al massimo ma senza tensioni muscolari.
Se prendi moltissima aria ma con delle tensioni, tutta l'aria sarà rovinata da queste tensioni e non sarà più "buona" per suonarci lo strumento.


18 Settembre 2002
Ciao Andrea spero che tutto vada per il meglio!!!!
Qui tutto ok, trombone compreso!!!
Ho riorganizzato un po' il discorso di S. Fiora e devo dire in tutta onestà che il tuo "concetto globale" di suonare il trombone mi ha impressionato molto!!!
Credo di aver colto nel segno quello che mi volevi dire, e lo studio con il bocchino sta dando i suoi frutti. Risultato: non ho mai suonato così FACILMENTE prima d'ora!!!!
Per questo mi sento in dovere di dirti grazie e di farti i complimenti per il tuo insegnamento e modo di suonare. Avrei intenzione di venirti a trovare a Monaco prima della fine dell'anno se per te non è un problema, così da poter verificare un po' quello che ho combinato in questo periodo di studio, logicamente solo se non reco disturbo e non sei troppo indaffarato con il lavoro, perché mi scoccerebbe dover essere un intralcio per te!


20 Settembre 2002
Ciao Andrea, sono ------- ----------. Ti scrivo questa email solamente per ringraziarti per il lavoro che abbiamo fatto nell'ultimo stage a Torre Lapillo. Devo dirti che fino a qualche settimana prima ero indeciso se venire a causa di impegni di lavoro e non che poi ho deciso di lasciare in modo da poter partecipare al tuo masterclass. Sono felicissimo di aver fatto questa scelta. So che, anche se soltanto per pochi minuti specialmente nella seconda lezione, sono riuscito ad avere un suono che MAI ho avuto in vita mia, e solo questo è sufficiente a darmi un forte stimolo ed a farmi capire che è POSSIBILE effettuare un bel percorso di miglioramento. In questo lavoro non si può mai dire di essere arrivati, ma toccare anche solo per poco un traguardo importante come quello di avere un bel suono puro è per me una grande fonte di soddisfazione. Grazie di nuovo, e spero di poter avere ancora un po' del tuo aiuto per procedere lungo questa strada, che oggi come non mai sono motivato a percorrere.


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