E-Mail, domande e risposte (anno 2004)

Ecco una raccolta, anonima, delle E-Mail che ho ricevuto. Alcune contengono delle domande, con relative risposte. Altre contengono considerazioni e, alcune volte, complimenti.


7 Gennaio 2004
Salve, sono -------- uno studente di trombone che le scriveva tempo fa, poi non ho avuto più internet a disposizione e non ho potuto più scriverle. In questo periodo ho avuto problemi d'impostazione: quando passo da una nota grave a quella acuta eseguo il movimento opposto ovvero tendo ad aprire la bocca. Cosa mi consiglia di fare? So che é molto strano! Perché tempo fa mi ha detto che danneggia molto le labbra fare delle vibrazioni senza il bocchino o l'anello?

Non si può sapere se qualcosa che fai con la tua imboccatura è strano finché non si è ascoltato il risultato: Gli intervalli verso l'acuto vengono bene? Con un buon suono e sia legati sia staccati?
Se suoni bene significa che l'imboccatura funziona.
Se invece hai dei problemi a suonare può darsi che il problema sia quello che mi dici. Ma potrebbe essere anche tutt'altro e quello che mi dici è solo ciò che vedi da fuori o quello che tu ritieni possa causare il problema.
Quindi:
Se suoni bene (bel suono, intonato, legato e staccato, ecc) non ci sono problemi.
Se non suoni bene, allora c'è un problema, ma non è possibile lavorarci via E-Mail. Il tuo insegnante cosa dice?
Magari fammi un ritratto di te (età, anni di studio, insegnante, strumento, genere preferito ecc.) e proverò a capirci qualcosa.
Per quanto riguarda le vibrazioni senza il bocchino o l'anello: far vibrare le labbra senza una resistenza fisica esterna (il bordo del bocchino appunto) non crea dei problemi alle labbra in quanto tali, ma crea dei problemi fisiologici all'imboccatura. La posizione in cui le labbra vibrano meglio (la cosiddetta imboccatura) è l'unione della forza muscolare (i muscoli delle labbra si attivano per creare della tensione ecc.) e della pressione del bocchino sulle labbra (che partecipa attivamente a trovare quella "migliore posizione vibrante"). Se io tolgo una di queste componenti (la forza dalle labbra come avviene quando si gonfiano molto le guance oppure la pressione del bocchino sulle labbra come quando si fanno le vibrazioni senza bocchino) le labbra andranno immediatamente in un'altra posizione, questo per compensare la mancanza di energia. Eccoci al problema: quest'altra posizione non rappresenta mai il miglior suono ottenibile dalle labbra ed ecco il motivo per non studiare senza il bocchino o senza l'anello.


Febbraio 2004
Carissimo Andrea, il concerto (Lars Erik-Larsson) è andato molto bene, sono molto soddisfatto. Naturalmente i tuoi consigli mi sono stati utilissimi, specie nell'esecuzione del III movimento, che in due giorni ha fatto un miglioramento incredibile. Grazie e a presto.


15 Febbraio 2004
Ciao  Andrea,, ci siamo incontrati al  Teatro ------- di -------, dove ti avevo chiesto notizie sul Kaiser Baritono. Ora sto facendo una ricerca sul ophicleide. So che è uno strumento obsoleto, ma spesso in partitura si richiede. Se conosci qualche ditta che ancora oggi li costruisce fammi sapere. Grazie...

17 Marzo 2004
... finalmente riesco a risponderti. Non conosco nessuno che costruisca gli ophicleide. Hai provato a sentire da Onerati? Hai fatto una ricerca su Internet? Qualcuno che va alla Musik Messe di Francoforte? Forse la ricerca su Internet è la cosa migliore. Un mio ex collega a Firenze, Tim Bryson, ne aveva una e qualche volta l'ha suonata nella Sinfonia Fantastica. Proverò a scrivergli una E-Mail.

Ciao Andrea ti ringrazio per l'interessamento. Ho fatto una ricerca su internet: c'è un certo John Davies in California che lo possiede ma è a tamponi e sinceramente è un casino per le posizioni. Io lo cerco a cilindri. In Italia non esiste proprio. Lo fabbricava la ditta Cerveny tanti anni fa, ma ora non lo produce più. Comunque se sai notizie fammi sapere. Ciao e grazie ancora.

31 Marzo 2004
... ho l'impressione che tu stia facendo un po' di confusione: che io sappia non esiste un oficleide a cilindri. Lo strumento stesso non può essere a cilindri, poichè, per quanto ne so, si tratta di una specie di sax a bocchino. E un sax non può essere a cilindri. (vedi foto allegata).

I vecchi delle bande, almeno qui in Toscana, chiamavano Oficleide (o Ofleide) il basso Helicon (quello a bandoliera). Forse per questo ti risulta che la Cerveny producesse l'Oficleide. C'è un sito tedesco che tratta proprio l'oficleide: http://www.ophicleide.de/index.html. Fammi sapere se sei riuscito a trovare qualcosa.

9 Aprile 2004
Ciao Andrea come stai? Spero bene. Lo so che l'ophicleide è a tamponi ma c'è qualcuno che lo ha fatto modificare a cilindri. Il mio collega ha telefonato alla Kalison e riescono a costruirlo a cilindri. Il problema è che vogliono 11,000 euro... e sinceramente, se lo compra il teatro va bene, ma affrontare una spesa così grossa non vale la pena.


22 Febbraio 2004
Ciao Andrea, sono ----, volevo ancora ringraziarti per la lezione di venerdi è stata assolutamente positiva e terapeutica. Sia io che ----- abbiamo riflettuto per tutto il viaggio di ritorno sul lavoro fatto e ancora stiamo sbobinando dal cervello quello che ci hai detto. Ci vediamo a marzo. Buona continuazione.

... grazie per la tua E-Mail. Spero che vi ricordiate tutti e due che suonare non deve essere affrontato come una cosa complicata. Deve essere semplice, anche se ci sono infinite considerazioni da fare.


3 Aprile 2004
Gentile Andrea Conti, sono un trombonista da 5 anni (ho 23 anni) e ho letto con interesse il materiale didattico presente sul suo sito. Le scrivo perchè da qualche mese ho un problema e non trovo consigli utili al riguardo. Mi accade spesso in questo periodo di sentire i 4 denti davanti superiori indeboliti e tendenti a spostarsi verso l'interno della bocca, talvolta con una sensazione tipo scatto ("tic") e la sensazione di indebolimento si protrae per il resto della giornata anche quando non suono. Il fatto è che io sono abbastanza sicuro, e in questo mi danno conferma i miei due insegnanti, uno di conservatorio e l'altro di jazz, che io non premo assolutamente col bocchino, anzi sono molto leggero. Questa convinzione è confermata dal fatto che lo stesso problema mi accade anche facendo le note solo con la bocca senza il bocchino, sentendo che la pressione sui denti è esercitata dal muscolo del labbro superiore. Tutto questo mi succede solo quando lo sforzo della muscolatura è molto grande, cioè quando suono note acute, dal SIb acuto in su. Il mio dentista dice che la bocca è sanissima e robusta, ma a me il fastidio resta. Può dirmi qualcosa al riguardo?

6 Aprile 2004
... quello che mi scrivi è veramente strano. Io ha lavorato in uno studio dentistico per quattro anni e nonostante questo non trovo una spiegazione.
1) - I 4 denti davanti sono tuoi e integri? (cioè, niente otturazioni o capsule ecc?)
2) - I 4 denti davanti sono "effettivamente" indeboliti? Si muovono? Se li spingi leggermente verso l'interno e l'esterno della bocca, si muovono?
3) - Nelle arcate dentarie mancano dei denti? Ci sono degli spazi vuoti?
4) - Prova a chiedere al tuo dentista di verificare che non ci siano delle "tasche" gengivali con eventuale infezione. Un'altra cosa da fare è quella di eseguire una radiografia panoramica per essere sicuri che non ci sia un infezione (o un granuloma ecc.) alle radici dei denti.
Dal punto di vista tecnico, sia il fatto che non premi il bocchino sulle labbra sia il fatto che studi con l'imboccatura senza il bocchino, non sono da considerare delle qualità! Tienimi informato.

30 Aprile 2004
Grazie per la risposta, ora la situazione è molto migliorata. Io credo che sia stato un periodo di troppo studio, che mi aveva portato a un indebolimento generale di muscoli, denti, ecc.
Adesso solo ogni tanto mi capita di sentire qualche movimento, ma è abbastanza raro. Comunque, per rispondere alle tue domande:
1) I denti sono tutti miei e integri.
2) Secondo me si, si erano effettivamente indeboliti e, anche se di poco, si muovevano un po' più degli altri, in particolare i due incisivi superiori.
3) Non mi manca nemmeno un dente e non ho mai avuto carie.
4) Per adesso aspetto ad andare dal dentista, visto che il problema si è notevolmente ridimensionato.
Infine, quando scrivevo del provare a far vibrare le labbra senza bocchino, era solo una prova che facevo per cercare di capire l'origine del mio disturbo, ma è una cosa che non faccio mai.
Sul non premere col bocchino, invece, mi riferivo alla tecnica del no-pressing, in particolare verso le note acute, che mi viene insegnata in conservatorio. Ancora grazie per l'interessamento.

1 Maggio 2004
... mi fa piacere che il problema sia diminuito. Tutte le domande erano rivolte a capire se c'era un motivo per quell'indebolimento che mi avevi descritto. Per quanto riguarda invece la tecnica del cosiddetto "no pressing" ti confermo quello che ti ho scritto: cercare di suonare le note acute senza pressione, o con poca pressione del bocchino sulle labbra, è probabilmente il peggior modo per cercare di sviluppare il registro acuto.
Si tratta di un errore di traduzione o comprensione della tecnica strumentale che deriva dal cercare di usare meno pressione possibile all'interno del corpo. Alcuni tra i migliori strumentisti americani parlano di pressione (Pressure oppure Pressing) per quello che riguarda l'aria all'interno del corpo ma quando parlano del bocchino usano la parola spingere (Push). Parlando di pressing si voleva sicuramente riferirsi alla pressione all'interno del corpo, ma qualcuno, circa 40 anni fa, ha capito che non bisognava premere il bocchino sulle labbra. E da lì è partito uno dei più grandi problemi tecnici che affliggono gli ottoni italiani!
So che quello che ti scrivo ti lascerà quanto meno perplesso, ma è proprio così. Il registro acuto ha la necessità che la pressione del bocchino sulle labbra sia adeguata sia al registro che stiamo suonando, sia alla dinamica. Per suonare forte il registro acuto, e nel trombone gli esempi non mancano, hai letteralmente bisogno di premere il bocchino sulle labbra, in modo che la pressione del bocchino determini una "guarnizione", una tenuta stagna. In quel modo l'aria andrà all'interno del bocchino, senza fuoriuscire dagli angoli, e le labbra saranno in condizione di vibrare per un forte nell'acuto. Se invece la pressione del bocchino sulle labbra non è adeguata, le labbra devono schiacciarsi l'una contro l'altra (quasi sempre lo fanno dall'alto verso il basso e viceversa, a mo' di saracinesca) e questo "auto-schiacciamento" delle labbra ne impedisce la vibrazione.
Parlando di risultati: nell'acuto (e nel grave) devi mantenere il timbro e la dinamica che hai nel registro centrale. Devi poter suonare un SI bemolle centrale fortissimo (con un bel suono) e poi suonare un SI bemolle acuto con lo stesso suono e con la stessa dinamica. Normalmente, senza schiacciare il bocchino sulle labbra il suono degli acuti diventa estremamente esile. Ci sono praticamente sempre problemi di dinamica o di timbro.
Non voglio crearti chissà quali problemi, ma questo è quello che penso e che la mia esperienza di strumentista, di studente e di docente mi ha insegnato.
Un saluto e buon Primo Maggio.


1 Maggio 2004
... avrei una domanda da porle: suono con un bocchino jk 5cl con il quale mi trovo molto bene ma per curiosità vorrei provare il suo equivalente della schilke e della doug elliot. Sa indicarmi quali provare? Lei che bocchino utilizza? Ne utilizza uno solo oppure a volte cambia?

12 Maggio 2004
... non conosco le misure dei bocchini JK. Forse puoi guardare sul sito
http://www.jk-klier.de. Io suono un Doug Elliott appoggio 101 tazza LT G e penna G8. Suono questo bocchino con il trombone. Sul bombardino suono uno Stork 51, sulla tromba bassa un Bach 6 1/2 AL, sul trombone contralto uno Yamaha 48.


12 Maggio 2004
Buona sera signor Conti. Ho visitato il suo sito e l'ho trovato molto bello e utile! Il prossimo anno frequenterò il 6° anno di trombone e mi piacerebbe sapere se esistono dei buoni esercizi per perfezionare le note acute e le note gravi. Io in genere studio un esercizio al giorno del Bordogni, prima un'ottava sotto e poi una quinta sopra di come è stato scritto, poi faccio gli studi scritti sul Vernon. Sono buoni come esercizi? Possono essere integrati da altri esercizi? La ringrazio anticipatamente! COMPLIMENTI!!!!!!!!!!

18 maggio 2004
... innanzitutto ti ringrazio per i complimenti.
Per quanto riguarda la tua domanda sull'estensione: il Bordogni è sicuramente un buon modo per esercitare il registro acuto e il registro basso. Prova a suonare gli studi in chiave di tenore un'ottava sotto, poi in chiave di tenore, poi in chiave di basso un'ottava sotto, poi in chiave di basso un'ottava sopra ed infine come sono scritti. (Tutto questo è scritto proprio sul Vernon, quasi alla fine del libro). C'è da dire che non è molto importante il materiale che studi ma "come" lo studi. Per quanto riguarda il registro acuto, il discorso è praticamente infinito...
Se qualcuno avesse un esercizio che fa sviluppare automaticamente le note acute, avrebbe trovato la pietra filosofale. Diciamo che non c'è un modo per far uscire le note acute, ma ci sono infiniti modi che non le fanno uscire! Quando suoni e ti avvicini al registro acuto devi assicurarti che il suono rimanga buono e non diventi spinto, così come devi assicurarti, magari usando il bocchino e un bocchino tagliato (o un anello, anche detto visualizzatore o embouchure visualizer) che le tue labbra stiano aumentando la frequenza delle vibrazioni, cioè che suonino realmente una nota acuta, e che la nota acuta non sia una forzatura di una nota più bassa. Come vedi la discussione sarebbe probabilmente infinita ed infiniti potrebbero essere i consigli sull'argomento. Non so quali studi del Vernon fai, ma in generale è un libro che contiene dei buoni esercizi e soprattuto buone idee e concetti che accompagnano ogni esercizio. Per le note gravi vale lo stesso principio di prima: devi scendere nel grave conservando la tua migliore qualità del suono, magari ricordandoti che più scendi nel registro grave e più hai bisogno di una maggiore quantità d'aria. In questo caso può essere molto utile studiare con il bocchino, mentre invece l'anello non mi sembra particolarmente utile.
La cosa più importante? Continuare a studiare!

18 Maggio 2004
La ringrazio molto per i consigli che mi ha dato! ...ho ancora qualche domanda:
1) l' anello o embouchure visualizer deve essere delle stesse dimensioni dell' appoggio del mio bocchino?
2) Quando suono gli esercizi del Bordogni in chiave di basso un' ottava sopra ci sono molte note che non escono! Cerco di raggiungerle facendo dei vocalizzi?
3) Quando studio il Bordogni spesso suono una riga con il trombone e poi suono una riga con il bocchino! Va bene così oppure è meglio suonare prima tutto l' esercizio con il  bocchino e poi ripeterlo con il trombone?
Grazie mille di nuovo!

31 maggio 2004
1) - Non è molto importante che l'anello sia della stessa misura del tuo bocchino, anzi fra le due direi che è meglio se non lo è.
2) - Prova a suonare i Rochut in chiave di tenore un'ottava sotto e poi a scendere di semitoni o toni, in modo da raggiungere gradualmente il registro basso.
3) - Suonare una riga con il bocchino e una con il trombone può andare bene, ma dovresti anche fare tutto uno studio, per intero, solo con il bocchino (questa è stata una raccomandazione di Charles Vernon anche durante l'ultimo Trombone Camp del settembre 2003)
A presto


27 Maggio 2004
Ciao Andrea, ci siamo già sentiti in passato e non so se ti ricordi (scusami se mi permetto di darti del tu). Rinnovo i miei più sentiti complimenti per il sito internet che trovo bello e interessante. Vorrei chiederti, vista la tua conoscenza un consiglio per quanto concerne il trombone. Io posseggo un trombone Bach 42G (con ritorta a voluta aperta e campana ramata e ritorta standard). E' un ottimo strumento e ora vorrei acquistare un secondo trombone. Sono sempre orientato ad acquistare un trombone Bach 42 ma ti voglio chiedere alcuni consigli. Mi sai dire qualcosa sui tromboni argentati? Quale ritorta consigli di acquistare (tra la tradizionale, bilanciata, Thayer e Hagmann)? Ogni consiglio è ben accetto!!! Ti ringrazio per la tua disponibilità, e colgo l'occasione con la presente per porgerti i miei più sentiti saluti.

31 Maggio 2004
... quando si parla di strumenti bisogna premettere che i pareri sono sempre in generale. Gli strumenti argentati, generalmente, hanno un suono leggermente più brillante, ma questo non significa che sia sempre così. Io ti consiglierei il 42 classico, campana gialla, coulisse pesante, ritorta tradizionale. Quello che però è veramente importante è che lo strumento sia buono. Se hai la possibilità di provare degli strumenti, o di farli provare a qualcun'altro, devi scegliere uno strumento intonato, con un suono omogeneo dalle note gravi alle note acute e che non abbia dei registri o delle note "chiuse". A questo punto può darsi che il migliore fra gli strumenti che stai provando sia quello con una valvola particolare ecc. ma è importante scegliere il miglior strumento. Gli strumenti musicali non sono come la automobili, una volta scelto il modello sono tutte uguali. Gli strumenti sono unità singole e uniche.

1 giugno 2004
Ciao Andrea, ti ringrazio per gli utilissimi consigli. Ti ringrazio soprattutto per avermi chiarito le idee. Avevo intenzione di acquistare un "trombone tradizionale" solo che quando mi sono recato in negozio per dare un occhiata, mi sono sentito dare del "fuori moda". Facendo un analisi razionale mi trovo d'accordo con te: il mio trombone (è un bach 42G) è un ottimo trombone ed è un modello standard (tranne per la ritorta che è open wrap) ed è uno strumento che in base al numero di serie è stato costruito (per i tromboni mi piace di più dire costruito al posto del termine fabbricato) nel 1989 (l'ho comprato di seconda mano nel 1993). Tutto questo per dirti che penso di orientarmi su un Bach 42B. Non mancherò di provare lo strumento prima di acquistarlo: come te penso sia necessario poter scegliere tra gli strumenti, uno strumento adeguato. Ti ringrazio tanto!!! Un grosso ciao.


18 Giugno 2004
Ciao ti rubo solo un minuto, purtroppo non conosco nessuno che sia in grado di aiutarmi. Il ragazzo che mi risponde sotto mi sta scrivendo gli spartiti per trombone di alcuni pezzi blues. Praticamente mi vorrebbe far suonare la partitura del sax tenore perchè in sib, come il trombone.
Il problema è che quando li suono, sono un tono sopra l'originale, con sua somma sorpresa in quanto suonate dal tenore suonano giuste.
Ammesso che possa avere problemi di intonazione non credo di stonare di un tono! Hai un'idea di qual'è il problema?
Grazie
««Allora: ho riguardato tutti gli spartiti. Con mia grossa sorpresa ho scoperto che... sono tutti giusti! A questo punto non capisco proprio dove sia il problema. Tu hai le stesse alterazioni e fai le medesime note del sax tenore (compreso il famoso G# in GIMME SOME LOVIN'). Se il trombone è uno strumento in Bb e il sax tenore anche, e le partiture per il sax tenore sono giuste, ne deduco che anche quelle per trombone siano giuste.
I problemi possono essere 2:
1) Alcune note al basso sono talmente "strane" che possono sembrarti sbagliate (in effetti una nona un'ottava sotto diventa una seconda rispetto alla nota del baritono!!! Quanto di peggio si possa combinare in armonia!)
2) Hai un problema di intonazione.
Io propenderei per la prima ipotesi. Mi sa che dovrò rimaneggiare le parti per organizzare meglio le armonizzazioni.»»

Allora...
il sax, come il clarinetto, la tromba e il corno, è uno strumento traspositore (vedere Enciclopedia della musica ecc.)
Per cui, quando scriviamo una nota ad uno strumento traspositore, la nota "Reale" non è quella scritta. Esempio:
scrivo un DO al corno in Fa = Fa del pianoforte
scrivo un DO al clarinetto in La = La del pianoforte
scrivo un DO alla tromba in SI bemolle = SI bemolle del pianoforte
scrivo un DO alla tromba in RE = Re del pianoforte
Il Trombone non è uno strumento traspositore. Se scrivo un DO al trombone, suonerà un DO (cioè corrisponde al DO del pianoforte).
Il trombone è "tagliato" in SI bemolle, cioè, essendo uno strumento ad ottone basato sugli armonici, l'armonico più grave sarà SI bemolle.
Se prendiamo un trombone in SI bemolle, un trombone contralto in MI bemolle, un trombone basso in FA, un Basso tuba in SI bemolle, un Basso tuba in DO, un Basso Tuba in MI bemolle e un Basso tuba in FA e scriviamo a tutti questi strumenti un DO, suoneranno tutti un DO reale (cioè del pianoforte).
Questo perchè il trombone e il Basso tuba non sono strumento traspositori.
Questo discorso non vale per due situazioni:
1) - alcuni suonatori delle bande, che suonano chiamando le note in vari altri modi, che nel gergo vengono chiamati "Chiave di banda";
2) - per alcune trascrizioni da banda e gruppo d'ottoni, prevalentemente inglesi e olandesi dove esistono ad esempio parti in SI bemolle in chiave di basso.
Se vuoi, puoi provare a leggere le parti del Sax Tenore (che immagino siano in chiave di violino) in chiave di Tenore, ricordando di aumentare sempre due bemolli (niente in chiave per il sax = 2 bemolli in chiave per il trombone).
Avete capito tutto?
A presto e buon divertimento con i vostri arrangiamenti.

Ciao, chiunque tu sia...!
>il sax, come il clarinetto, la tromba e il corno, è uno strumento traspositore (vedere Enciclopedia della musica ecc.)
E fin qua, non ci è mai piovuto. Anche perché ero un clarinettista di una banda ed ho scritto le partiture della sezione fiati attuale che funzionano.
>Il Trombone non è uno strumento traspositore. Se scrivo un DO al trombone, >suonerà un DO (cioè corrisponde al DO del pianoforte). Il trombone è "tagliato" in SI bemolle, cioè, essendo uno strumento ad ottone basato sugli armonici, l'armonico più grave sarà SI bemolle.
Ecco la chiave!!! Bastava sapere questo. Io ho sempre pensato che il trombone fosse in SIb e la cosa mi veniva confermata da ------------ (che a questo punto credo tu conosca...) che non mi ha mai smentito; ecco perchè insistevo!
Nell'ultima e-mail che gli ho mandato (non so se lui te ne abbia fatto menzione) ero arrivato alla stessa conclusione. Infatti gli proponevo un "test comparativo" con uno strumento non traspositore (pianoforte, chitarra, diapason, file midi, qualsiasi cosa accordato in maniera assoluta) per venirne a capo. Finalmente ho avuto la conferma.
A questo punto, ti chiedo una consulenza al volo proprio sui miei arrangiamenti: ho dato a Max le partiture scritte per il sax tenore (ovviamente in chiave di FA). Il motivo è che elimineremo il sax tenore dalla sezione e il range dei due strumenti era più o meno simile.
Avendo però il sax tenore qualche nota alta in più rispetto al trombone, alcune parti le ho dovute trasporre un'ottava sotto (anche perché Max mi ha detto che non poteva arrivare alle note più alte teoricamente raggiungibili). Il problema secondo me arriverà (non abbiamo mai provato insieme ancora...) quando ad esempio il sax tenore aveva la settima: un'ottava sotto andrà a finire una seconda SOTTO il primo grado che faccio fare al sax baritono. Temo che in questo modo otterrò un effetto piuttosto cacofonico... Mi verrebbe fuori un'accordo con la settima al basso (!) e la tonica appena sopra...
Devo riscrivere le parti, eh?
Grazie e piacere di averti conosciuto (il mio intuito mi dice che sei il maestro di Max...).

Ciao ---, in realta non conosco Max. Ho ricevuto una E-Mail, probabilmente attraverso la mia Home Page, e così ho risposto a tutti e due. Non sono proprio sicuro dell'altezza reale dei suoni del Sax, però guardando le parti, il trombone dovrebbe risultare alla stessa ottava. Ti mando un esempio del Bolero, preso dalla partitura originale, fatto su Finale e quello che vedi dovrebbe essere all'unisono.

Per quanto riguarda invece l'estensione del Trombone: io non conosco il livello di Max, ma per quanto riguarda il trombone, diciamo che puoi scrivere nell'estensione che trovi qui di seguito:

Se invece il trombonista è uno studente ancora in formazione, puoi diminuire l'estensione verso l'acuto di una quinta, cioè fino al FA. Prima di riscrivere le parti prova a sentire cosa viene fuori. Magari la differenza timbrica fra sax baritono e trombone fa diventare accettabile anche la settima trasformata in seconda...
Un saluto


24 giugno 2004
E' possibile avere da intenet o mi può inviare via e-mail esercizi sulla respirazione? Cordiali saluti e arrivederci a S. Fiora.

Ciao,
fai un giro sul mio sito, dove troverai dei veri e propri esercizi di respirazione (
http://www.andreaconti.it/respiraz.html) oppure molte indicazioni sono anche nelle trascrizioni dei masterclass (http://www.andreaconti.it/mastercl.html).
Buono studio

28 Giugno 2004
I tuoi esercizi ce li ho tutti, non ne hai altri? Cordiali saluti

Perchè ti sembrano pochi? Comunque non ne ho altri.
Ciao


25 Giugno 2004
salve maestro, io ho un bocchino 5gs Bach e mi hanno detto che quelli Schilke sono meno taglienti. Qual'è il corrispondete dello Schilke al Bach?

28 Giugno 2004
Ciao --------,
la forma del'appoggio non dipende quasi mai dalla marca, ma dal modello. Detto questo però, i bocchini Bach hanno solitamente gli appoggi più comodi. Potresti provare un 5G (invece che GS). Il modello della Schilke che equivale al Bach 5 è probabilmente il 51.
Saluti


25 Giugno 2004
Salve professore sono un ragazzo che frequenta il quinto anno del conservatorio "---------" di ----- con il prof. ---------. Ho studiato per ben 4 anni con il prof. ---------- col quale non ho avuto un bel rapporto e mi mancano un po' le basi.
In pratica il prof. ---------- non voleva farmi lezione. Se vuole le racconto di più. Il mio problema è la respirazuione. tendo nel respirare a fare rumore, il che non mi aiuta anzi mi rende rigido. Cosa devo fare secondo lei? Studiare gli eserzizi con dei lunghi respiri? E poi --------- mi dice che devo alzare il bocchino portandolo 2/3 sopra e 1/3 sotto. Questo sicuramente mi aiuta a fare le note acute con le quali ho molte difficolta con la posizione normale però non riesco a mantenerla per molto perchè tende a scivolarmi verso il basso. Cosa fare? E lei farebbe tanti esercizi con la posizione alzata di note alte per cercare almeno di migliorare quelle?
La ringrazio per la cortese attenzione.

Ciao --------,
innanzitutto devo dire che non è facile dare consigli per E-Mail, perchè sarebbe fondamentale poter ascoltare la persona che chiede appunto dei consigli.
Seconda cosa: come trombonista ho molta stima del tuo insegnante, che però non conosco come insegnante. Ti conviene comunque ascoltarlo. Detto questo: la respirazione è una parte fondamentale del suonare uno strumento ad ottone, ma spesso viene trascurata, forse non riuscendo a capirne tutta l'importanza. Sul mio sito c'è una sezione intera dedicata al materiale didattico. Troverai esercizi sulla respirazione e molto altro. Ti consiglio anche di stampare e leggere con la massima attenzione i testi dei Masterclass, specialmente di quelli con Alessi e dei Trombone Camp. Il rumore durante la respirazione significa quasi sempre una chiusura: della bocca, della lingua, della gola ecc. Cerca di respirare senza frizioni (attriti) dell'aria. Comincia con dei normali respiri. Stai bene attento alla parola "normale"!!! Normale non significa fare cose strane: vuol dire solo prendere aria dalla bocca e poi buttarla fuori. Senza sforzi o rumori o soffi assurdi o stramberie varie ed eventuali. Nella maniera più semplice possibile. Per quanto riguarda la posizione del bocchino: effettivamente si ritiene che sia meglio appoggiare il bocchino per 2/3 sul labbro superiore e 1/3 su quello inferiore. Anzi, diciamo anche 3/4 sul superiore e 1/4 sull'inferiore. Naturalmente questa regola ha le sue eccezioni: si può suonare benissimo anche collocando il bocchino in un altro modo, ma sono eccezioni che confermano la regola. Se quando suoni nella posizione "nuova" (quella con il bocchino alzato) il risultato è migliore (cioè suono più bello e migliore estensione, come mi hai scritto) la risposta te la sei già data da solo: io vorrei suonare nella posizione dove suono meglio, anche se questo significa che per un po' di tempo dovrai studiare facendo attenzione che il bocchino non cali.
Fammi sapere


12 Luglio 2004
Salve Professore, vorrei un consiglio su come perfezionare suono e intonazione sui registri acuti, e per acuti intendo intorno al do alto. Vorrei acquistare un'altro trombone, e volevo sapere se per faciltare l'esecuzione sui quei registri è consigliato un trombone particolare, (il contralto) e/o un bocchino particolare, o necessito sopratutto di uno studio approfondito per migliorarmi sugli acuti. Mi hanno consigliato un Bach 42b. Grazie

Ciao -------,
come vorrei che ci fosse una risposta alla tua domanda!!!!!!!!!
Innanzitutto non è facile dare consigli tecnici senza ascoltare il suonatore. Quando si insegna è facilissimo dare delle indicazioni sbagliate, anche senza farlo per corrispondenza! Purtroppo non c'è un modo unico e infallibile per lavorare sugli acuti. Devi assicurarti di suonare in modo corretto (con un buon suono e praticamente senza fatica) dal registro medio in su, avvicinandoti al registro acuto nelle migliori condizioni possibili. Anche studiare con il bocchino (solo fino al RE acuto) e con l'anello può essere d'aiuto. E' anche molto importante che suoni il registro acuto suonando legato. Troverai molti esercizi di flessibilità nel reparto Materiale didattico del mio sito.
Auguri e "studia"!
Per quanto riguarda l'ultima parte della tua E-Mail: non ti consiglio assolutamente di comprare un trombone contralto finchè non hai messo a punto una buona tecnica di emissione e produzione del suono con il trombone tenore. Anche l'idea di avere un bocchino per fare le note acute non è da prendere in considerazione. Devi scegliere il bocchino e lo strumento in base a cosa vuoi suonare con il trombone: se fai Jazz, Dixieland, Big Band, Classico ecc.. Ognuno di questi indirizzi musicali potrebbe portarti a scegliere un equipaggiamento diverso. Il Bach 42 è un modello usatissimo nel genere della Musica Classica.
Spero di aver risposto a tutte le domande. Un saluto


17 Agosto 2004
Egregio Maestro, suono il clarinetto e sono interessato al metodo Jacobs che Lei ha messo in rete. Non potrebbe inviarmi copia dei suoi appunti per la sola tecnica di respirazione? La ringrazio molto e Le invio cordiali saluti.

Ciao ----,
purtroppo non esiste un "Metodo Jacobs". L'unica cosa che posso dirti è di leggere tutto quello che trovi nel mio sito, specialmente nel reparto Masterclass, e di visitare il sito dell'assistente di Jacobs, Brian Frederiksen, all'indirizzo
http://www.windsongpress.com.
Io sto preparando la traduzione degli Studi Speciali di Arnold Jacobs per Basso Tuba ma non credo che sia ciò che stai cercando.
Fammi sapere

18 Agosto 2004
Egregio Maestro, grazie per la cortese premura nella risposta. A me fa sempre piacere ricevere studi e traduzioni nuove. A parte la respirazione, che mi preme molto, anche altre ricerche mi sono gradite. Sin da ora, La ringrazio per le cortesie che mi userà inviandomi qualche suo studio o il suo modo di respirare od altro.
Grazie in anticipo e Le invio molti auguri per il suo lavoro e salute.
Con stima

Ciao ----,
ecco dove puoi trovare tutto il materiale di cui ti ho già scritto:
http://www.andreaconti.it/matedida.html
In bocca al lupo


29 Agosto 2004
Ciao Andrea, dove potrei trovare delle informazioni sulla "Flight Case" che ho visto a Charles Vernon a Santa Fiora?

La cassa per spedire il Trombone come bagaglio (Flight Case) che hai visto a Vernon non ha niente a che vedere con i tromboni. È un contenitore per trasportare e spedire degli stand pubblicitari. Ma si adatta perfettamente all'uso di custodia rigidia e protettiva per i tromboni! La ditta che produce i contenitori è la Nomadic Display. Dovrebbe essere raggiungibile al numero 800 790087. Dai un'occhiata a questa pagina http://www.nomadicdisplay.com/Products/CasesIt.htm


13 Settembre 2004
Salve maestro, sono --------, un giovanissimo trombonista (15 anni) e ho frequentato i corsi di perfezionamento da due maestri diversi, i quali mi hanno parlato entrambi del suono ma in modo diverso. Uno mi ha detto che il suono deve essere fermo, rigido e definito mentre un altro mi ha detto che il suono deve essere morbido e rotondo (come il mio….).
A me piace più rotondo che rigido e definito...
A chi devo credere?? Potrebbe darmi lei una spiegazione di “suono del trombone”???
Aspettando una sua risposta le invio cordiali saluti.

Ciao --------,
purtroppo non è possibile nè stabilire quale suono va bene, nè tantomeno stabilire se il tuo suono "va bene"!
Vuoi sapere perchè? Perchè non è possibile stabilire per lettera se un suono è buono oppure no.
Le uniche cose che posso dirti sono di carattere generale:
- normalmente non esiste un suono morbido, ma è morbida l'articolazione. Questo non è da ritenere una qualità, perchè quasi sempre le articolazioni morbide causano dei problemi di prontezza nel suono;
- il suono deve essere fermo, nel senso che non devono esserci tremori ecc. Il vibrato deve essere un effetto voluto dallo strumentista e non l'impossibilità di tenere il suono fermo;
- non saprei dire se un suono debba o no essere rigido, ma deve sicuramente essere definito e centrato, ma non duro e schiacciato (inteso come timbro, o qualità del suono).
Il suono deve essere fermo, definito, rotondo e morbido, ma con articolazioni pulite ed attacchi istantanei, non con attacchi gonfi e morbidi. Il massimo del suono deve essere all'inizio della nota stessa, senza che questo significhi che la nota "esploda" all'attacco. Se suoni con il metronomo, le note devono suonare proprio sull'inizio, contemporaneamente al "tac" del metronomo, avendo il massimo del suono sull'attacco.
Non credo che per lettera sia possibile dire più di questo. Magari dovremmo parlarne di persona, con gli strumenti in mano...

1 Ottobre 2004
Salve maestro, sono ancora --------, il trombonista quindicenne,
innanzitutto la ringrazio molto per le informazioni che mi ha fornito. In secondo luogo vorrei parlarle di un altro mio problema: non riesco a suonare per niente decentemente la mattina. Non mi esce una nota in modo discreto. Cosa potrei fare???
E poi vorrei proporle un'altra cosa: che ne dice se le inviassi via e-mail una registrazione amatoriale di uno studio nel quale suono io stesso???
Così poi lei mi dirà qualcuno dei miei 1000 difetti.
In attesa di una sua risposta le invio cordiali saluti.

Ciao --------,
se ci fosse un premio per chi fa una cosa per la prima volta in assoluto, tu lo avresti ricevuto!
Sei il primo che mi ha proposto una lezione virtuale attraverso Internet!
Non voglio criticarti, nè scoraggiarti, nè tantomeno fare la figura di chi vuole rimproverare qualcun'altro, ma non è così che funziona. Studiare uno strumento significa comunicazione e condivisione.
Devi comunicare con gli altri, attraverso quello che suoni, attraverso il tuo suono, le tue idee musicali ecc.
Devi imparare da tutto quello che c'è stato e che c'è intorno a te, perchè la musica non è una scienza che si può studiare ed imparare su un'isola deserta.
Se fai naufragio (tipo Isola dei Famosi) su un atollo, con il tuo trombone, due o tre metodi e tutti i generi alimentari possibili immaginabili (in modo da non morire di fame) e poi stai lì a studiare il trombone tutti i giorni dall'alba al tramonto, non è che quando ti trovano 4 o 5 anni dopo torni a casa e vinci il concorso di primo trombone alla Scala! Verso quale risultato vuoi andare mentre studi? Come puoi essere abbastanza sicuro di andare, quanto meno all'incirca, verso la direzione giusta? Solo aumentando la tua conoscenza dell'argomento e la tua coscienza di te stesso e degli altri.
Arnold Jacobs parlava della legge delle tre i: intuizione, immaginazione, imitazione. Ma tutte e tre queste azioni presuppongono una conoscenza, una comunicazione ed una condivisione.
Se tu mi mandi un file io posso dirti cosa non mi piace. Ma tu non hai bisogno di questo: tu devi sapere cosa va bene, e non cosa va male!
Ci sono decine di modi di sbagliare una nota, ma solo uno o al massimo due di farla bene.
Vuoi perderti nelle infinite possibilità di sbagliare o vuoi cercare la maniera (abbastanza univoca) per fare bene?
Ci sono infinite possibilità di stonare un solo come il Tuba Mirum dal Requiem di Mozart, ma solo un modo per essere intonati.
Puoi andare fuori tempo in 1200 modi diversi nel Guglielmo Tell, ma c'è solo un modo per farlo esattamente in tempo.
Non c'è un unico suono bello del trombone, ma di brutti suoni ce ne sono davvero tanti, anche troppi.
Se vuoi diventare un bravo trombonista devi aver ascoltato moltissima musica, dal barocco a Lucio Dalla e Mia Martini, passando per Frank Sinatra, Nat "King" Cole e Natalie Cole. Devi aver sentito Glenn Miller e Tommy Dorsey. Devi aver suonato con altri strumentisti e musicisti per anni. Devi saper leggere la musica, conoscere un po' d'armonia, avere senso del ritmo e orecchio per l'intonazione. Devi reagire immediatamente al ritmo ed all'intonazione degli altri. Devi avere tutta la gamma dinamica dello strumento e che gli altri si aspettano da te. Devi conoscere ed essere così tanto padrone della tecnica del tuo strumento da poterti dimenticare della tecnica e raccontare una storia in musica a che ti sta ascoltando. Devi aver sentito le più grandi orchestre del mondo, quanto meno in disco ed anche dal vivo, ed aver ascoltato i grandi strumentisti e solisti.
Sei d'accordo con me? E questo è solo l'inizio!
E come potresti fare tutte queste cose senza frequentissimi contatti con il mondo musicale?
Non ti sto scrivendo tutto questo per avere uno studente in più, ma credo che tutti noi dobbiamo avere contatti con gli altri musicisti.
Prendi il tuo trombone, ascolta più che puoi e suona mettendo a frutto tutto ciò che vale la pena di essere imparato, buttando tutto il resto, forse comprendendo anche il computer in quello che devi buttare via.
Un saluto

11 Ottobre 2004
Ok ho capito ma per quel problema di suonare la mattina??
Cosa posso fare?? Grazie.

Allora,
proviamo a capire cosa c'è di diverso:
1) suoni male la mattina e poi suoni bene nel pomeriggio anche se non hai suonato al mattino?
2) se suoni solo al mattino suoni male tutta la mattina o hai solo bisogno di "scaldarti" per più tempo?
3) sei sicuro di essere "fisicamente" sveglio al mattino come lo sei al pomeriggio? (Nel senso che respiri e sei fisicamente reattivo nello stesso modo)
4) riesci a capire se il problema "mattiniero" viene dall'imboccatura o dalla respirazione?
Vediamo se con queste informazioni riesco a farmi un'idea del problema.

12 Ottobre 2004
Direi l'opzione n°1:
suono male al mattino e poi suono bene nel pomeriggio anche se non ho suonato al mattino.
Ma è come se avessi le labbra addormentate ... non so se mi spiego...

Ciao --------,
[...] Per quanto riguarda le labbra addormentate: prova a suonare con il bocchino o con un anello (o un bocchino tagliato) e vedi se le labbra si svegliano.
A presto


16 Settembre 2004
Salve M° Conti, sono un cornista e ho letto com molto interesse le dispense sui seminari tenuti da Alessi e Vernon. Ho frequentato un corso con F. Ree Wekre dove mi ha consigliato vivamente l'uso del buzz con il bocchino e di farlo usando molta aria e con una generosa sonorità. Leggendo gli appunti di Alessi invece, l'uso del buzz è consigliato con sonorità non superiori al mf. Perchè due prospettive così diverse e quale delle due potrebbe essere più produttiva? La ringrazio anticipatamente [...]

Ciao Antonio,
devi stare attento a quella prefazione che precede la trascrizione di ogni Masterclass!

Avvertimento

Con questa traduzione si vogliono rendere disponibili in italiano gli appunti di un Masterclass. Si tratta quindi di suggerimenti destinati al musicista che faceva lezione in quel momento e non si tratta di un "Metodo". Queste note non pretendono di essere esaurienti e complete nei soggetti trattati.

L'abilità di suonare uno strumento ad ottone non si raggiunge in breve tempo. Ogni persona che tenta di sviluppare una capacità in quest'area deve aspettarsi di investire molto tempo e il giusto genere di impegno e sforzo. Per la differenza che può esistere nelle capacità e nelle caratteristiche delle varie persone e per la personale interpretazione che ognuno può dare a queste frasi, nessun testo di questo genere può essere preso alla lettera. Queste note non intendono sostituire la necessaria presenza di un insegnante.

Detto questo: l'uso che fa Alessi del bocchino è completamente diverso da quello che viene fatto da Vernon o dagli allievi di Jacobs in generale.
Quando Alessi suona con il bocchino lo fa per assicurarsi che le labbra non siano troppo aperte (caratteristica comune anche a Phil Mayer, primo corno della New York Philharmonic) e non lo fa come "attrezzo" per curare il suono o per studiare uno specifico passaggio, cose che invece vengono considerate da Vernon ecc.
L'unica regola che mi sento di mettere in tutto questo è che il suono non deve essere forzato. Dovrebbe essere sempre un suono compatibile con ciò che risulterà poi un buon suono nello strumento.
Non credo che sia possibile dire di più. Fammi sapere

4 Ottobre 2004
La ringrazio della risposta che mi ha mandato e sono del suo stesso parere, perché, forzando oltremodo mi sembrava come se andassi " fuori giri" e quando passavo al corno avevo dei problemi a centrare bene i suoni. Mi sto rifacendo a quello che mi ha detto lei e quello che ho letto dal libro di Vernon e cioè di crearmi il miglior suono di corno nella mia testa e riprodurlo il più possibile col bocchino e soprattutto, me lo auguro, con lo strumento.

Bene, allora buon lavoro. E non dimenticarti che, alla fine, dobbiamo produrre qualcosa di musicale, di piacevole ed interessante per il nostro pubblico.


6 Novembre 2004
Buongiorno Signor Andrea Conti, la ringrazio molto per gli utili consigli che mi ha inviato le scorse volte. Studiando le scale con il bocchino mi sono accorto che ogni volta che arrivo al "fa" (quello con due tagli addizionali sopra il pentagramma) incontro una specie di "scalino". Con "scalino" intendo dire che quando arrivo a questo "fa" mi si chiude la gola e non riesco ad arrivare più in alto, a questo punto il mio corpo cambia automaticamente tipo di emissione dell'aria e senza modificare o "chiudere" in maniera significativa il suono mi permette di continuare a salire con le note senza particolari sforzi. Praticamente è come se cantando passassi da un canto normale ad uno in falsetto. La cosa mi succede sia facendo scale ascendenti sia con le scale discendenti. Il mio dubbio consiste nel sapere se questo "scalino" sia una cosa normale oppure un difetto da eliminare, in questo caso mi farebbe piacere sapere come fare per eliminarlo. La ringrazio in anticipo per la cortesia.

Ciao ------,
quello che mi scrivi, anche se le informazioni non sono molte, non potendo ascoltare quello che fai, non dovrebbe rappresentare un problema. Quello che è importante è che tu abbia la capacità di far vibrare le labbra in tutti i registri che vuoi suonare con lo strumento. Considera anche che il bocchino del trombone ha un vero scalino (il primo armonico) al RE naturale acuto, quello con 5 tagli in chiave di basso sopra al rigo.
In quel punto uno scalino è inevitabile.


7 Novembre 2004
Uno studente dell'ultima edizione del Festival "Santa Fiora" mi ha inviato gli appunti presi durante le lezioni. Ecco la versione corretta:

Le premesse, necessarie a suonare uno strumento ad ottone, si possono riassumere in tre punti principali:
1. POSTURA
2. RESPIRAZIONE
3. VIBRAZIONE

Articolazione: è consigliabile usare Ta-Ta, perché permette di avere un suono definito e non in ritardo.
Respirando dobbiamo sempre riempirci al massimo delle nostre capacità. Dobbiamo anche fidarci dell'aria mentre suoniamo.
Prendi sempre il miglior fiato che puoi (come se fosse l’ultimo).
Le note gravi consumano più aria e quando le suoniamo con il bocchino deve uscire più aria.
Esercizi con il bocchino: suonare un brano intero (Bordogni-Rochut) e non solo qualche battuta (come facevo io). Usare la lingua solo per la prima nota della frase e per le note ribattute.
Nel riscaldamento e nello studio, suonare con varie dinamiche di volume (p- mf- f) e non solo al volume più comodo.
Già le prime note della giornata devono essere al 100%. Il riscaldamento non è un'autorizzazione a suonare male. Il suono deve essere pulito, non fumoso. Devi suonare al meglio da subito, magari suonando qualcosa di facile, evitando gli estremi del registro e della dinamica.
Devi cercare il tuo MIGLIOR SUONO (qualità) altrimenti butti via il tempo, non deve essere una routine!
Molte volte ci scaldiamo come se fosse solo una perdita di tempo, così, tanto per fare. NON DEVI AUTORIZZARTI A SUONAR MALE (non ti deve andare bene lo stesso se stai suonando male).

Immaginare e cercare un buon colore ed una buona risonanza del suono.

È inutile avere un gran virtuosismo se hai un suono di m---a!

Dobbiamo studiare e suonare anche il FFF. Tante “F” che ti consentano di avere un rapporto abituale con i carabinieri!!

Registrarsi è fondamentale, perchè quello che sentiamo mentre suoniamo non è sempre uguale a ciò che sentono i nostri ascoltatori.


8 novembre 2004

Buon giorno [...] Arrivo al dunque: lei parlava del fatto che possiede una tromba bassa. Ora, un mio amico trombonista mi chiedeva qual'è la miglior tromba bassa che ci sia in commercio (ovviamente per acquistarne una). Io pensavo alla Bach, ma non ho esperienza nel campo. Lei mi può aiutare?

Tromba bassa:
Non è facile stabilire quale sia la migliore tromba bassa, perchè dipende dall'uso che se ne vuole fare. Il tuo amico per quale motivo vuole comprare una tromba bassa? Da suonare in banda o in orchestra? Ed in quale orchestra e per quale repertorio? Io ho una tromba bassa Bach mod.440 (credo sia l'unico modello che fanno). In generale non è da ritenersi una buona tromba bassa, ma certe volte è meglio di niente!
Le migliori trombe basse dovrebbero però essere quelle di fabbricazione tedesca, tipo Thein, Alexander ecc.
Veniamo ai dettagli. Sono strumenti che possono costare dai 6.000 Euro in su e se fai un simile investimento deve valerne la pena, ecco perchè ti chiedevo che uso vuole fare il tuo amico. Altro problema: non tutti gli strumenti, anche dello stesso modello e della stessa marca, sono uguali. Non è facile trovare una buona tromba bassa. Quando suonavo a Monaco mi hanno dato mandato di comprare uno strumento. Copertura economica fino a 12.000 Euro. Bene, dopo un paio d'anni di ricerche ho rinunciato. Ho provato trombe basse in DO e SIb della Alexander, della Thein, della Ganter ecc. Ma alla fine non ho trovato uno strumento che valeva la pena di essere acquistato. Ho sempre suonato in orchestra la mia Bach, con la quale ho anche registrato la Valchiria, diretta da Zubin Mehta. Il motivo per il quale preferivo la mia Bach è che ho fatto eseguire una serie di modifiche sullo strumento, una delle quali mi permette di avere una coulisse sulla pompa generale (come quella del terzo pistone sulla tromba) che mi permette di correggere l'intonazione di ogni nota. Altra nota dolente delle trombe basse è la resistenza che si ottiene suonandole: per avere un suono da tromba il canneggio è molto piccolo e si usano bocchini piccoli. Il risultato è che, essendo abituati al trombone, la risposta dello strumento è molto diversa.
Su questa pagina troverai molti link alle fabbriche di strumenti
http://www.andreaconti.it/l_musi08.html


21 Novembre 2004

Salve maestro! Vi scrivo per un consiglio! Sono un pò scoraggiato! Non riesco a tenere uno standard di risultati nello studio! Alcune volte sono soddisfatto della giornata di studio, in altre invece non riesco a fare nemmeno le cose più elementari! Non riesco a capire se studio male o se non sono predisposto per suonare il trombone. La cosa che piu non riesco a capire è perchè le mie labbra su alcuni suoni sembrano non vibrare. Mi succede soprattutto dopo che inizio a studiare lo staccato. Ho l'impressione che invece di andare rimango fermo allo stesso punto o addirittura di tornare indietro. Cosa posso fare? [...] e magari riuscirò a farmi capire meglio. Scusi per lo sfogo ma sono sicuro che lei mi può capire.

Ciao -------,
proverò a rispondere alla tua domanda:

sei riuscito a capire qual'è la cosa comune ogni volta che una giornata va storta?
Sarebbe interessante sapere se ti sembra che le cose non funzionino a livello di labbra oppure di respirazione.
Quando inizi a studiare (o a suonare) dovresti assicurarti che alcune componenti fondamentali del suonare siano a posto:
1) avere una buona postura (posizione del corpo);
2) respirare riempiendosi al massimo ma senza tensioni;
3) assicurarsi che le labbra vibrino.

Ognuno di questi punti fondamentali può essere controllato.
1) Assicurati di essere fisicamente in una buona posizione, ad esempio guadandoti allo specchio. Non piegare gambe, schiena, testa, ecc. Stai ben piantato sui due piedi e basta.
2) Fai ogni giorno degli esercizi di respirazione. Prima di iniziare a suonare, mentre stai suonando e dopo che hai finito con lo strumento. Nessuno può avere un'emissione migliore della sua respirazione. Se la qualità della respirazione è media, la qualità dell'emissione non sarà mai buona. Naturalmente non basta respirare bene per suonare bene, ma basta respirare male per suonare male (o peggio). Il nostro corpo non è abituato ad usare il massimo della sua capienza polmonare. Una persona a riposo (seduto o in piedi ma senza attività fisica) respira circa 0,8 litri d'aria per ogni respiro. Suonando il trombone dovresti respirare dai 5 ai 6 litri d'aria per ogni respiro (dipende dalla statura e dall'età). Significa che devi respirare 6 o 7 volte di più di quello che stai facendo mentre sei seduto davanti al computer a leggere questa E-Mail. Sei sicuro di farlo ogni volta? Ogni singola volta che prendi fiato per suonare? Senza mai respirare normale? Perchè il normale per vivere è 6 o 7 volte di meno del normale per suonare. Devi insegnare al corpo che cosa significa un respiro pieno e l'unico modo per insegnarglielo è prendere spesso un respiro pieno. Ci sono centinaia di esercizi di respirazione, ma funzionano solo se usi la tua attenzione e la tua intelligenza. Non esiste un esercizio che possa funzionare mentre tu stai pensando a qualcos'altro. Nel libro "Wind and Song" su Arnold Jacobs c'è questa frase, dopo gli esercizi di respirazione: "Nonostante che questi studi possano essere imparati in una settimana, può essere necessario un anno di intensa pratica perché siano completamente integrati nel suonare giornaliero." Troverai un po' di questi esercizi e studi a questa pagina:
http://www.andreaconti.it/esestudi.html
3) Tutto quello che ho detto finora è finalizzato a produrre un suono, quindi a far vibrare le labbra. Attenzione: non a spingere l'aria, schiacciare il diaframma, tirare le labbra o cose del genere. Il nostro obiettivo è esclusivamente quello di far vibrare le labbra, unica sorgente sonora dello strumento. Possiamo assicurarci che le labbra vibrino, e anche se vibrano più o meno bene, in vari modi. Quando il suono va bene ed è buono significa che le labbra vibrano. Ma se qualcosa non va, allora possiamo cercare di migliorare la situazione, magari suonando con il bocchino, oppure con un anello o un bocchino tagliato (
http://www.andreaconti.it/bocctagl.html)

Quando stai studiando dovresti far funzionare un sistema molto simile a questo: Prendere fiato e produrre un suono.
Puoi aggiungere tutto quello che vuoi a queste parole, come: Prendere fiato e produrre un suono acuto con il triplo staccato con salti d'ottava.
Ma se togli qualcosa del concetto precedente, come: Prendere fiato e fare il triplo staccato con salti d'ottava. Oppure: produrre un suono acuto con il triplo staccato con salti d'ottava, non funzionerà. Oppure funzionerà una volta e tre volte no. Oppure funzionerà per qualche mese, o un paio d'anni, ma non di più.

Qualunque cosa tu stia suonando, non devi disturbare questo concetto: Prendere fiato e produrre un suono. Se quando fai lo staccato non rispetti il sistema, c'è qualcosa da cambiare; se quando fai le note basse non rispetti il sistema, c'è qualcosa da cambiare; se quando fai le note acute non rispetti il sistema, c'è qualcosa da cambiare. E avanti così.

Quando una giornata ti sembra storta, trova qualcosa che riesci a suonare veramente bene, senza insistere per ore su qualcosa che viene male. Probabilmente dovrai prendere qualcosa di molto facile, ma sarai in grado di suonarlo bene, e poi potrai prendere qualcosa di poco più difficile e cercare di suonarlo bene come hai fatto con lo studio precedente. E avanti così. Sempre rispettando questo: Prendere fiato e produrre un suono.


14 Dicembre 2004

Salve Andrea, sono ------- spero si ricordi di me!!! È tanto tempo che non Le scrivo. Ho avuto un periodo tremendo con il Trombone, un momento di crisi. Sono arrivato al punto di non riuscire a tirare fuori una nota e tutto mi sembrava troppo difficile da fare che mi bloccavo prima di mettere lo strumento in bocca. Mi succedeva perfino di irrigidire il braccio (che dopo 5 minuti mi faceva male) e di conseguenza come saprà sicuramente meglio di me l'irrigidimento non porta nulla di buono a livello respiratorio, per quanto riguarda la gola, e tutto l'insieme. Adesso mi sto riprendendo pian piano con molta fatica. Il problema sta tutto nella mia mente, è lei che governa e che ha il potere di farti suonare la tua più bella nota o il tuo peggiore suono che hai mai sentito. Dopo tutto questo volevo chiederle una cosa: Ho sentito che verrà ad Adria per un master classes! Sono indeciso se venire perchè ho paura che non le piacerà quello che Le farò sentire!!! Che ne dice??? Potrei venire come uditore??? Non so veramente che fare perchè sento che se non vengo perderò un'ottima possibilità di imparare e levare i miei difetti e le mie "seghe mentali" dall'altro ho paura che mi prenderò una bella slegnata!!! Mi dia un consiglio. La prego!!!

Ciao -------, ho già fatto il Master ad Adria, i giorni 5 e 6 Novembre. Mi dispiace per i problemi che mi scrivi di aver avuto. Cosa pensi sia successo? C'è qualcosa che ha scatenato questa reazione?

24 Gennaio 2005

Salve Maestro, l'altro ieri sono andato [...] e abbiamo fatto una bella lezione, mi ha fatto fare poche cose:
- 1 mi ha fatto soffiare su un foglio di carta attaccato ad un leggio pensando solo a spostare il foglio, aprendo tantissimo la bocca e lasciando che l'aria entri ed esca liberamente, l'unico scopo è spostare il foglio senza pensare a tante cose superflue
- 2 mi ha fatto fare Chicowitz (spero sia scritto giusto, mi vengono sempre dei dubbi ...) e uno studio del libro di Vernon (si-re-fa-si-la-fa-mi-do-si), tutto respirando ed emettendo l'aria come facevo per spostare il foglio. Per riuscire a far vibrare l'aria ho dovuto spingere tantissimo e suonare molto forte, a fine lezione avevo le labbra gonfie (come la Lecciso, però se mi ci metto ballo meglio), so comunque che è una condizione provvisoria, che se continuo con diligenza a comandare il mio cervello prima o poi il mio suono migliora, non so quanto ci vorrà ma so che ce la voglio fare e tutto il resto è nulla. Oggi il mio suono è orribile domani o fra una settimana sarà migliore e dovrò sicuramente metterci meno forza di quella che uso oggi. Stamattina volevo andare ad Adria, ma credo che se ci fossi andato avrei appreso troppe informazioni tra sabato e oggi e non mi avrebbe fatto del bene. Aspetto e ci andrò quando lo sforzo per applicare le cose dette sabato sarà minore. Ecco, posso dire che la mia condizione con il trombone non è delle migliori, però comunque ho voglia di studiare di fare musica e quindi sono ottimista, se non avessi più interesse sarebbe molto peggio. Ho comprato il trombone nuovo l'altro sabato. Sono andato da Daminelli e ho portato via un trombone di occasione che era stato acquistato a luglio e rimesso in vendita dopo poco perchè gli piaceva di più con la Thayer ... boh, ma che avrà 'sta Thayer di particolare non lo so, a me non piace e mi da fastidio pure al collo. Ho provato anche dei tromboni nuovi con la Hagmann ma non erano buoni. Così ho optato per l'occasione: è un Bach 42 campana gialla coulisse pesante e ritorta tradizionale rispettivamente € 2000.00 poi ho acquistato una custodia in pelle che se non ricordo male è uguale alla sua, bella. Non mi hanno fatto uno sconto sul trombone ma mi hanno fatto pagare la custodia 100 invece di 220. Insomma è andata così.

Ciao -------, vedo che ci sono un sacco di cose che non vanno per il meglio. Fammi sapere solo se vuoi venire a trovarmi. Spero di poterti aiutare in qualche modo.


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